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Cronaca Borgo Trento / Via Santa Toscana

La polemica sul Pride del Nordest non si spegne e Stuart Milk è già sbarcato in città

Cattolici tradizionalisti, Forza Italia, insieme a Forza Nuova, Lega Nord e i giovani padani si troveranno alle 15 all'Arsenale per il "Verona Family Pride", e intanto continuano a piovere critiche sull'operato di Tosi

Sono previste 6mila persone per il Pride del Nordest che si svolgerà il 6 giugno a Verona e che da giorni sta alzando un polverone di polemiche. L'evento che vuole "fare la differenza", come recita il suo stesso slogan, è accompagnato da da una serie di eventi correlati ma la sfilata ufficiale prenderà il via alle 15.45 in piazza Santa Toscana, per proseguire poi verso Via XX Settembre, Ponte Navi, stradone San Fermo, via degli Alpini, Piazza Bra, Porta Nuova, via della Valverde, per poi svoltare in via Giovanni della Casa e raggiungere piazza Renato Simoni. Il corteo terminerà ai Bastioni di via Città di Nimes con la festa finale del "Verona pride". 
Come già annunciato nei giorni scorsi, la madrina dell'evento sarà Ivana Spagna, che si esibirà nella sigla ufficiale dell'evento, il suo nuovo singolo Baby don’t go. Dopo di lei si esibiranno anche Katerfrancers, Alex Palmieri, Paolo Tuci, Veronica Marchi, Pink Logan, lo staff artistico del Padova Pride Village e non solo. Hanno dato la loro adesione all'evento anche Amnesty International, l’associazione degli studenti internazionali Ase Esn Verona, la Cgil di Verona, la Chiesa Metodista di Padova, e ancora un'altra sessantina tra associazioni, gruppi e sindacati.
Non tutti però sono d'accordo con questa manifestazione. Cattolici tradizionalisti, Forza Italia, insieme a Forza Nuova, Lega Nord e i giovani padani si troveranno alle 15 all'Arsenale per il "Verona Family Pride", la contromanifestazione che celebra la cosiddetta "famiglia naturale", per intenderci quella formata da marito e moglie, uomo e donna. Ma, come riportato dal Corriere.it, il consigliere di Forza Italia Daniele Polato ci tiene a prececisare che "noi non siamo contro i gay, ma contro manifestazioni blasfeme e volgari come i Pride". Non così morbida invece la presa di posizione di Forza Nuova, che intende sconfessare le ordinanze di Tosi sul decoro cittadino con una distribuzione di panini che si terrà alle 12 sulle scalinate di Palazzo Barbieri. FN accusa il primo cittadino scaligero di non aver vietato la manifestazione, motivo per cui anche il coordinatore provinciale Vito Comencini, come riporta il Corriere.it, si scaglia contro l'ex leghista: "Tosi non si è opposto al Pride che sfilerà in centro storico, con tutte le conseguenze sulla moralità e decenza della nostra città. In questa maniera il sindaco tradisce gli ideali ed i valori, per i quali i cittadini l’hanno votato. Si rende inoltre complice di una politica europea, che va verso una drammatica deriva relativista, basata sulla folle teoria dei gender... Un sindaco dovrebbe aiutare le famiglie tradizionali, contrastando invece le manifestazioni che offendono il decoro della città e fanno scappare i turisti". 
Tosi risponde, un'altra volta, alle accuse mossegli dicendo che: "Le loro affermazioni - si legge sulle colonne del Corriere.it - dimostrano o malafede o mancanza di senso democratico. Malafede perché sanno benissimo che non è potere di un sindaco autorizzare o vietare una manifestazione. Vietarla è potere solo del questore per motivi di ordine pubblico. Mancanza di spirito democratico perché la tutela della libertà di manifestazione del pensiero è sancita dalla Costituzione, cosa probabilmente difficile da capire per chi si ispira alla “democrazia di tipo lepenista”". 

Intato Stuart Milk, il consigliere di Barack Obama che domani aprirà il Pride è arrivato in città ed è stato accolto  dal Comitato Verona Pride. "Quando ho sentito le difficoltà della comunità LGBT a Verona, ho capito che sarei dovuto venire al Verona Pride" ha affermato Stuart, sottolineando che "ogni volta che si fanno discriminazioni e differenze all'interno di una società, queste manifestazioni sono fondamentali".

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