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Cronaca Sommacampagna / Via dell'Artigianato

'Ndrangheta, legami sospetti di un'azienda veronese. Scatta l'amministrazione giudiziaria

La società oggetto del provvedimento è la Cubi srl di Sommacampagna. Per la prima volta colpita un'impresa del Veneto gestita, amministrata e rappresentata da persone ritenute vicine ad elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese

La Direzione investigativa antimafia (Dia) ha eseguito un decreto, emesso dal Tribunale dì Venezia ai sensi Codice Antimafia, con il quale è stata disposta l'amministrazione giudiziaria nei confronti della ditta veronese Cubi srl. Si tratta di un'azienda che opera in Italia e all'estero dal 1996 nella progettazione, nella riparazione e nella manutenzione di linee elettriche. Un'azienda titolare di commesse per circa 90 milioni di euro.
Il provvedimento è stato emanato su proposta formulata congiuntamente dal procuratore distrettuale di Venezia e dal direttore della Dia e colpisce per la prima volta un'impresa del Veneto gestita, amministrata e rappresentata da persone ritenute vicine ad elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese.

La società Cubi di Sommacampagna era stata già oggetto di interdittiva antimafia da parte del prefetto di Verona Donato Cafagna, con le stesse motivazioni su cui si basa il decreto ora eseguito dalla Dia. L'operazione Taurus avrebbe infatti fatto emergere le attività della 'ndrangheta in provincia di Verona. In particolare, il sospetto è che la Cubi sia vicina alla famiglia ndranghetista Versace. Famiglia che sarabbe coinvolta in rapporti commerciali e di malaffare con esponenti della famiglia Giardino, affiliata alla nota cosca Arena-Nicoscia.
L'amministrazione giudiziaria della Cubi srl sarebbe l'esito di alcuni approfondimenti svolti dalla Dia sulla società. Indagini con cui sarebbero stati documentati assidui rapporti del socio di maggioranza della Cubi con soggetti indiziati di affiliazione alla 'ndrangheta. Particolarmente significativa sarebbe la ricostruzione dei peculiari legami tra la famiglia Versace, dagli inquirenti ritenuta affiliata alla 'ndrangheta, ed il socio di maggioranza della Cubi; legami anche di tipo commerciale.

L’amministrazione giudiziaria avrà effetto sulla società e il relativo patrimonio aziendale per un valore complessivo prudenzialmente stimato in oltre 3 milioni di euro.

LA POSIZIONE DELL'AZIENDA CUBI SRL

La ditta di Sommacampagna ha comunicato di aver formulato insieme alla Procura della Repubblica la richiesta di disporre l'amministrazione giudiziaria per un periodo di nove mesi. «È stato nominato quale amministratore giudiziario, in affiancamento all’attuale management della società, un professionista veneto di alto profilo con competenze specifiche e di gestione di aziende di rilevanti dimensioni - precisano dalla Cubi srl - La decisione del tribunale ha come immediata conseguenza quella di far venire meno ogni effetto dell'interdittiva antimafia, con conseguente immediato ritorno alla piena operatività della società anche nei confronti del settore degli appalti pubblici. Il compito dell'amministratore giudiziario è quello di affiancare gli organi sociali nella ricognizione di eventuali miglioramenti o modifiche dell'assetto organizzativo, favorendo la valorizzazione del know out aziendale e delle risorse umane tecniche ed organizzative che hanno contraddistinto da sempre l’azienda. Si tratta di una nomina nel solco del percorso societario e gestionale già intrapreso dalla società, necessario per mantenere i margini di fatturato e redditività degli anni passati che hanno visto l’azienda imporsi come importante player a livello nazionale nella realizzazione e manutenzione di impianti tecnologici».

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