Proseguono le indagini sul naufragio di Rimini, Nicolis: "Salvo grazie ad Alessia"
Mentre tra incognite e ricostruzioni dell'accaduto avanzano le indagini per "naufragio colposo contro ignoti", il sopravvissuto Luca Nicolis ha rivelato al quotidiano L'Arena di essersi potuto salvare grazie a un gesto della sua compagna Alessia Fabbri
I corpi delle quattro vittime possono tornare a Verona mentre le indagini per il naufragio di Rimini continuano e si cerca di capire la reale dinamica dei fatti attraverso le parole dei due sopravvissuti, riportate oggi su L'Arena. Si tratta in particolare di Carlo Calvelli e Luca Nicolis, due dei sei membri dell'equipaggio del Bavaria di 15 metri partito da Marina di Ravenna e schiantatosi sugli scogli riminesi il 18 aprile scorso a causa del mare grosso. I due si trovavano in punti diversi della barca durante il naufragio. Nicolis era sottocoperta insieme ad altri due membri, mentre Calvelli e gli altri due skipper erano fuori per cercare di governare la nave per indirizzarla dentro il porto di Rimini. E anche ieri, 20 aprile, Calvelli e Nicolis si trovavano in due luoghi diversi, il primo ancora ricoverato ma fuori pericolo, mentre il secondo è tornato a Verona.
Carlo Calvelli è un medico di 69 anni e agli inquirenti che indagano per naufragio colposo contro ignoti ha raccontato che la decisione di partire è stata presa da tutti, anche se le condizioni meteo erano avverse. Secondo la sua ricostruzione è stata un'onda molto grande a mandare in avaria il motore della barca. Le onde successive hanno poi spinto il natante e tutto l'equipaggio contro gli scogli. Lui si è salvato restando attaccato alla ringhiera della barca, anche se ha rischiato di morire a causa dell'ipotermia.
Luca Nicolis è invece il direttore del celebre locale scaligero l'Antica Bottega del Vino e non era esperto di mare. Ha 38 anni e nella tragedia ha perso la fidanzata Alessia Fabbri, morta insieme al padre Alessandro. Agli amici e ai collaboratori della sua attività ha raccontato che sottocoperta si è trovato con l'acqua fino al petto, dopo l'arrivo dell'onda che ha spento il motore. Con lui c'erano la compagna e il padre di lei. È stata proprio Alessia Fabbri ad uscire per prima dalla barca. Nicolis l'ha seguita. Dopo aver raggiunto gli scogli, la ragazza è stata sorpresa da un'altra onda ed è rimasta incastrata tra gli scogli dove ha perso la vita. Quando i soccorritori hanno salvato Nicolis, lui chiedeva di salvare anche la ragazza, ma per lei non c'era già più nulla da fare.