Morti sul lavoro da gennaio a luglio: in Veneto 60, nel Veronese 13
Nei primi sette mesi dell'anno, l'incidenza degli infortuni mortali in provincia di Verona è stata di 27,2 casi ogni milione di occupati
Crescono ancora le vittime sul lavoro in Veneto. Nei primi sette mesi del 2022 sono 60 i morti sul lavoro contati in tutta la regione: 39 hanno perso la vita sul posto di lavoro e 21 nel percorso tra casa e lavoro. Lo scorso anno, a fine luglio, erano stati 53. Sono dunque 7 decessi in più del 2021.
Il Veneto si conferma al secondo posto nella graduatoria nazionale, insieme all'Emilia Romagna, per numero di decessi in occasione di lavoro. Al primo posto c'è la Lombardia. In tutta Italia, le morti bianche sono state 412 in sette mesi nel 2022.
La ricognizione è stata eseguita dall'Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre, il quale ha calcolato anche l'incidenza dei morti sul lavoro. Da gennaio a luglio 2022, il Veneto ha un'incidenza infortunistica di 18,7, superiore al valore medio nazionale che è di 18,3 morti sul lavoro ogni milione di occupati.
Belluno è la provincia veneta con l'incidenza più alta (35 contro una media regionale di 18,7). Seguono Rovigo (32,3), Verona (27,2), Venezia (23), Vicenza (21,4). A Padova, l'incidenza è scesa a 10,4 e a Treviso a 5,1.
Per quanto riguarda il numero dei decessi in occasione di lavoro, nei primi sette mesi del 2022 sono stati 39 e sono stati rilevati in tutte le province: Verona (11), Vicenza e Venezia (8), Padova (4), Belluno e Rovigo (3), Treviso (2).
E nei primi sette mesi dell'anno sono cresciuti del 34,5% anche le denunce di infortunio: erano 39.177 a fine luglio 2021, sono 52.691 nel 2022. Attività manifatturiere, sanità, trasporti e costruzioni sono i settori più colpiti. La provincia di Treviso è quella che finora ne ha contati di più: 10.410. Seguono Vicenza (10.270), Verona (9.715), Venezia (9.579), Padova (8.758), Belluno (2.098) e Rovigo (1.861).
Sono state 21.564 le denunce fatte da donne lavoratrici e 31.127 quelle degli uomini.