Scomparso il paleontologo veronese Luciano Vanzo, il ricordo di Zaia: «Uomo di scienza dalla straordinaria passione»
«La scomparsa di Vanzo - ha detto Zaia - è arrivata proprio pochi giorni dopo l’approvazione del dossier di candidatura Patrimonio Unesco della Val d’Alpone, un percorso che porteremo avanti anche in suo nome»
«Se lo straordinario patrimonio geopaleontologico, che ha il suo epicentro nella Val d’Alpone, sta diventando noto nel mondo è certamente anche merito dell’incessante lavoro di Luciano Vanzo e della sua straordinaria passione». Sono le parole di commiato del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, appresa la notizia della scomparsa, avvenuta il 12 agosto, di Luciano Vanzo, paleontologo che ha messo a disposizione le sue scoperte e la sua passione per la salvaguardia e la tutela di un ampio patrimonio geopaleontologico veneto.
«Da San Giovanni Ilarione, suo paese d’origine in provincia di Verona, - ha ricordato ancora lo stesso governatore Zaia - animato dal fuoco della più sincera passione, ha coltivato le sue ricerche allargandosi a questo straordinario scorcio di territorio veronese. C’è chi lo definisce "paleontologo dilettante"; è riduttivo, - ha detto Zaia - per me è stato invece uno straordinario e alto esempio di uomo di scienza».
Secondo il presidente del Veneto, infatti, sarebbero state «incredibili le scoperte di Vanzo, che ha consegnato al mondo scientifico e della conoscenza anche numerose specie animali e vegetali non conosciute, racchiuse per millenni in scrigni di roccia che aspettavano solo un vero "Indiana Jones" che sapesse portarle alla ribalta». Infine, il presidente Luca Zaia ha garantito: «La scomparsa di Vanzo è arrivata proprio pochi giorni dopo l’approvazione del dossier di candidatura Patrimonio Unesco della Val d’Alpone: un percorso che porteremo avanti anche in suo nome».
