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Cronaca

Rubano elettricità per alimentare autocarri e roulotte, arrestati madre e figlio

La donna aveva sottoscritto un contratto per una determinata fornitura, ma l'impianto è stato manomesso per aumentarla. Il tutto è stato scoperto dai tecnici di Enel Distribuzione che hanno poi chiamato i carabinieri

I carabinieri di Bussolengo hanno arrestato madre e figlio, residenti a Verona ma domiciliati a Bussolengo, con l'accusa di furto aggravato in concorso di energia elettrica. La donna è una 62enne e le iniziali del suo nome sono F.S., mentre il figlio ha 28 anni e le sue iniziali sono G.A..

L'intervento dei militari è stato richiesto ieri mattina, 8 marzo, dal personale specializzato di Enel Distribuzione, il quale stava eseguendo delle verifiche sui consumi di energia elettrica all'impianto di un'area di Bussolengo dove sono presenti alcune case mobili e roulotte. Gli operatori dell'azienda elettrica hanno chiamato i carabinieri per evitare che si verificassero criticità o tensioni tra gli occupanti delle roulotte, come già era avvenuto in passato.
Nel corso del controllo, era stata riscontrata un'alterazione dell'impianto di fornitura dell'elettricità predisposto a seguito di un regolare contratto sottoscritto da F.S. per l'alimentazione di una roulotte, nel limite di 1,5 kw/h. L'alterazione consisteva nella sostituzione del differenziale magnetotermico installato dalla società erogante con un altro differenziale sovradimensionato rispetto alla fornitura pattuita e cioè tarato per una erogazione fino a 20 kw/h. Inoltre, i tecnici avevano appurato che il cavo in uscita dal differenziale proseguiva per diversi metri e alimentava altre due distinte abitazioni mobili presenti nello stesso complesso.
Gli immediati accertamenti avviati dai carabinieri consentivano di verificare che una delle due case mobili allacciate illegalmente all'impianto elettrico era abitata da F.S. con suo marito e sua figlia, mentre l’altra da G.A., insieme a moglie e figlio.
Approfondendo i controlli, poi, i tecnici avevano modo di acclarare che dalle due abitazioni erano state dislocate varie derivazioni elettriche che andavano ad alimentare anche due autocarri con cella frigo, un pozzetto frigo e un rimorchio per la vendita ambulante di frittelle calde.

La rilevazione del consumo di energia elettrica, svolta ieri, ha confermato che il consumo era nettamente superiore a quello contrattualizzato. A quel punto, considerata la flagranza del reato, i carabinieri hanno arrestato F.S. e G.A.. I due, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Madre e figlio sono stati giudicati con rito direttissimo questa mattina. L'arresto è stato convalidato e i due sono stati messi in libertà.

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