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Cronaca

La Regione finanzia gli studi sull'antifascismo

Approvata all'unanimit la proposta di approfondimento degli avvenimenti dal 1943 al 1948

Sostegno agli studi sull’antifascismo e la Resistenza nel Veneto ma anche sugli avvenimenti correlati che si sono susseguiti dal 1943 al 1948 durante la Repubblica di Salò e dopo la Liberazione. E’ questo l’obiettivo di una legge approvata dal Consiglio regionale frutto di un compromesso raggiunto al termine di un dibattito che ha impegnato l’assemblea di palazzo Ferro-Fini per l’intera giornata di ieri. Il testo originale, presentato dal consigliere della Federazione dalla Sinistra Pietrangelo Pettenò al quale si erano associati i consiglieri del gruppo del Partito Democratico, prevedeva di stanziare 100mila euro, a partire dal 2011, per valorizzare e trasmettere il patrimonio costituito dall’insieme egli avvenimenti legati all’antifascismo era stato licenziato all’unanimità dalla commissione.

Giunto in aula, al testo sono state però opposte una serie di perplessità e critiche soprattutto da parte dei consiglieri Moreno Teso del Pdl e dell’assessore Elena Donazzan dello stesso partito, che lo hanno giudicato “uno strumento di divisone che ripropone una lettura di parte della storia impedendo quella pacificazione indispensabile per poter intravedere un orizzonte comune”. L'assessore ha detto: "Noi indichiamo sempre sistematicamente con il rogo dei libri del Nazional-socialismo l’elemento più barbaro della rimozione della cultura e noi oggi con questa legge stiamo facendo la stessa cosa, noi oggi non stiamo dando dignità a tutta la guerra civile con le pagine belle e quelle meno belle”. Il provvedimento emendato dallo stesso presentatore Pettenò alla luce dei rilievi avanzati con l’obiettivo di allargare il campo degli interventi a tutti gli avvenimenti della storia è stato approvato con 52 voti positivi.

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