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Cronaca

Furti di rame: la polizia ferroviaria continua le indagini

Dopo l'arresto di due veronesi che avevano rubato quindici quintali di materiale, oggi la dirigente della Polfer Maria Grazia Di Masi ha illustrato i pericoli e le problematiche di questa pratica illegale

"Il furto di rame è un fenomeno che negli ultimi due anni ha registrato un'impennata, talvolta con pesanti ripercussioni sulla circolazione ferroviaria". E' l'allarme lanciato dal dirigente della Polizia ferroviaria di Verona, Maria Grazia Di Masi, che in una conferenza stampa ha illustrato i dettagli dell'operazione che ha portato al sequestro a Oppeano di 15 quintali di rame di provenienza furtiva e all'arresto di due veronesi, rispettivamente di 41 e 34 anni, accusati di ricettazione.

PERICOLO FERROVIARIO - "Quando il furto viene compiuto tranciando i cavi e asportandoli sulla linea ferroviaria - ha spiegato Di Masi - questo comporta l'interruzione e forti rallentamenti dei treni in circolazione". "Quindi - ha aggiunto - si tratta non solo di un danno economico per il materiale rubato, ma un danno d'esercizio. Per non parlare del furti sulla cosiddetta massa a terra, che possono diventare molto pericolosi, provocando scintille ed incendi". Le indagini della Polfer continuano per ricostruire l'intera filiera dell'organizzazione criminale; si ritiene infatti che i due cittadini italiani finiti agli arresti domiciliari siano ricettatori.

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