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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Campo Marzo

Frane in provincia di Verona: la mappa delle zone più a rischio idrogeologico

La frana a San Vito di Cadore, nel bellunese, ha riportato alla luce un problema che riguarda anche il veronese. Ecco quali sono i territori che corrono maggiori pericoli in caso di alluvione

L'Alpone è tristemente noto per il suo alto rischio idrogeologico. Anche quest'estate, in alcune occasioni, il maltempo ha messo in ginocchio la località di Monteforte con pioggia, vento e grandine. Tuttavia, anche altri territori della provincia di Verona e della città a sono a rischio di allagamenti e frane. La tragedia del 5 agosto di San Vito di Cadore, nel bellunese, che ha provocato quattro vittime per l'esondazione del Refrontolo, ha riportato all'attenzione i pericoli legati agli alluvioni e agli smottamenti anche nel veronese. L'Arena ha delineato una mappa delle zone più a rischio.

La media di rischio idrogeologico dei Comuni Veneti è del 18%, un dato molto alto che a Verona si abbassa al 3%. Seppure siano poche le zone esposte al pericolo nel veronese, quelle poche non sono affatto al sicuro in caso di forti piogge, come quelle che si stanno verificando periodicamente in questi ultimi anni. Come già accennato, a rischio è l'intera zona della Val d'Alpone, già vittima in passato di pesanti disastri idreogeologici. Restando in provincia, non sono del tutto al sicuro le località vicine al Fibbio, come San Martino Buon Albergo, San Pietro di Lavagno e Vago. In caso di piena dell'Adige, l'allerta è massima anche per il tratto tra Bussolengo e Pescantina. L'alto Garda, invece, corre rischi a livello di dissesto della terra. Arrivando a Verona, più pericolose sono alcune zone lungo l'Adige, come Porto San Pancrazio e le risorgive di Montorio.

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