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Cronaca

Ex detenuti impegnati nei lavori di Villa Pull

Il lavori hanno riguardato la messa in sicurezza di alcune zone del parco

L’assessore alla Promozione del Lavoro Alberto Benetti ha presentato questa mattina il progetto “Speranza nel verde”, che ha riguardato la riqualificazione del verde e la manutenzione degli arredi urbani dell’area parco giochi di villa Pullé al Chievo.

I lavori sono stati svolti da ex detenuti, all’interno di un progetto per il reinserimento sociale, promosso dall’Assessorato alla Promozione del Lavoro in collaborazione con la Cooperativa Sociale onlus Segni, Amia, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, la direzione del Carcere Circondariale, il Magistrato di Sorveglianza e con il sostegno del Banco Popolare di Verona e della Fondazione San Zeno onlus che hanno contribuito all’acquisto delle attrezzature necessarie all’attività.

Durante i mesi di aprile e maggio scorsi, le persone coinvolte nel progetto hanno potuto seguire un percorso formativo, che ha consentito loro di acquisire competenze tecniche specifiche nel settore della cura e della manutenzione delle aree verdi, per favorire il loro reinserimento nella società civile, sottraendoli al rischio di ricaduta nei circuiti della microcriminalità.

“Si è scelto di presentare l’iniziativa al suo termine - ha spiegato Benetti - per rispettare e tutelare la privacy dei partecipanti, che hanno potuto così svolgere il loro lavoro serenamente e senza pregiudizi. I risultati sono stati brillanti sia dal punto di vista della professionalità acquisita, che per il servizio svolto a beneficio della comunità. Il parco giochi rimesso a nuovo potrà così tornare ad essere luogo di piacevole intrattenimento per l’estate”.

Il lavoro ha riguardato la pulizia dell’area verde, la messa in sicurezza di alcune zone, la tinteggiatura dei muri di recinzione e delle casette al centro del parco, la pulizia e manutenzione di panchine, giochi e cestini e la sostituzione della rete di recinzione, per un totale di oltre 600 ore lavoro. Nella grotta al centro del giardino, sistemata e ripulita, è stata inoltre ricollocata una statua della Madonna.

Durante la sperimentazione i partecipanti sono stati seguiti da un docente esperto e hanno ricevuto una borsa lavoro come riconoscimento per l’attività svolta.

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