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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

L'eroina dilaga anche nei giardini di piazza Brà: spacciatore colto in flagrante

Una serie di appostamenti dei carabinieri ha portato all'arresto di un italiano, classe 1974 e già noto alla giustizia scaligera, sorpreso a cedere una dose ad un giovane tossicodipendente

Anche il centro di Verona non viene risparmiato dagli spacciatori. Le recenti indagini della polizia giudiziaria infatti, hanno permesso di appurare che, oltre ad essere spesso meta di bivacco, i giardini di piazza Brà sono diventati anche un punto di raccolta per diversi pusher di eroina. Il grande numero di persone che frequenta la zona, posta nel pieno centro della città, avrebbe garantito loro un'ottima mimetizzazione, che ha complicato le operazioni delle forze dell'ordine. 
Così, intorno all'ora di pranzo di giovedì, i carabinieri del Norm, hanno deciso di appostarsi proprio in piazza Brà, nascosti da occhi indiscreti, così da monitorare per bene la situazione. Intorno alle 12.40, nei pressi della fontata, i militari hanno notato un giovane italiano con la borsa a tracolla: questi ha attirato l'attenzione degli investigatori, fermandosi a parlare con ogni tossicodipendente che incontrava e il suo stesso atteggiamento li ha spinti a pensare che egli stesso potesse essere un consumatore di stupefacenti. Tutti i dialoghi tenuti dal ragazzo, di durata piuttosto breve, terminavano con un segno negativo del capo eseguito dalla controparte. Segnale che i carabinieri hanno interpretato come una disperata ricerca di droga da parte del giovane. Una situazione che si è protratta per alcuni minuti, fino a quando il presunto tossicodipendente non si è avviato verso via Roma, dove è stato raggiunto da un'altra persona che lo ha fermato e con la quale ha dato vita ad una discussione piuttosto animata, della quale gli uomini dell'Arma, sempre appostati in modo da perdersi nulla, hanno interpretato le sue lamentele per il continuo girare a vuoto. Poi, fianco a fianco, i due sono ritornati in piazza Brà, dove hanno raggiunto un gruppo di tossicodipendenti già noti alle forze dell'ordine e tra i quali spiccava G.F., italiano e classe 1974, che subito si è chinato per prelevare all'interno della scarpa un involucro che ha consegnato all'altro in cambio di banconote. 
Dopo lo scambio i due si sono separati e i militari, che non avevano dubbi sul fatto che si trattasse di un episodio di spaccio di droga, sono intervenuti a modo loro. Senza perdere di vista i proprio obiettivi, gli uomini dell'arma si sono divisi: il primo gruppo ha fermato l'acquirente, quando questi si trovava a debita distanza dal pusher, e poi hanno fermato anche quest'ultimo. 
G.F. quindi è stato tratto in arresto per la dose venduta e per le altre due trovate poi in suo possesso, una nel calzino e una nel portafogli, tutte contenenti eroina. Pregiudicato con alle spalle reati specifici (ma anche altri riguardanti rapina impropria, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale), lo spacciatore è finito davanti al giudice, che ha disposto per lui l'obbligo di firma in attesa del processo. 

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