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Cronaca Borgo Venezia / Via Montorio

Cittadino ucraino detenuto a Montorio chiede la grazia a Mattarella per andare a combattere

L'uomo di 34 anni ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica per potersi unire alla resistenza in Ucraina

Deve scontare una lunga pena di 23 mesi per il reato di «contrabbando di sigarette», ma dinanzi al conflitto scoppiato in Ucraina dopo l'invasione militare dal parte dell'esercito russo lo scorso 24 febbraio, il 34enne detenuto nel carcere di Montorio ha deciso di chiedere la grazia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'uomo, infatti, vorrebbe poter raggiungere l'Ucraina e unirsi alla resistenza: «Voglio andare a combattere per difendere la mia terra», avrebbe dichiarato il 34 enne secondo quanto riportato da TgVerona. Il detenuto ha passaporto sia romeno che ucraino e, pertanto, non potrebbe accedere alla misura alternativa dell'espulsione, essendo la Romania uno Stato membro dell'Unione europea. Di qui, dunque, la richiesta di grazia rivolta formalmente al presidente Mattarella.

In base a quanto spiegato dall'avvocato difensore del detenuto nel carcere di Verona, la richiesta del suo assistito andrebbe intesa non solo come un semplice desiderio di partecipazione attiva alla "causa ucraina", bensì anche come un vero e proprio adempimento di un «dovere», cioè quello del servizio militare nel corso del conflitto che pressoché tutti gli altri cittadini maschi ucraini, dai 18 ai 60 anni di età, devono in queste ore rispettare. Tra le motivazioni che dovrebbe indurre il presidente Mattarella a concedere la grazia al 34enne oggi in carcere, vi sarebbe infine la valutazione del reato per il quale è stato condannato e che, spiega il legale, «non denota alcun allarme sociale», oltre al fatto che la condotta in carcere dell'uomo sarebbe finora stata «irreprensibile».

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