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Sgomberato il deposito ferroviario di Porta Vescovo. "Ora la riqualificazione"

A chiederlo è il sindaco di Verona Flavio Tosi e il presidente dell'associazione Battiti Federico Sboarina per evitare il ricrearsi di situazioni di degrado e insicurezza

Sono stati fermati in sette per occupazione abusiva, ma nel deposito ferroviario della stazione di Porta Vescovo sono stati trovati 50 giacigli. Praticamente un condominio di persone che vivevano in questo piccolo angolo dimenticato di Verona.

Il blitz delle forze dell'ordine che ieri, 12 settembre, ha portato allo sgombero dell'edificio che ora dovrà essere riqualificato dai proprietari. Lo auspica anche il sindaco di Verona Flavio Tosi che dopo lo sgombero ha dichiarato: "Il deposito ferroviario di Porta Vescovo, l'ex Tiberghien e altre aree limitrofe sono note all’amministrazione comunale che, già prima dell’estate, aveva chiesto alla polizia municipale di effettuare diversi controlli, dai quali erano sempre emerse situazioni di irregolarità, con la presenza di numerose persone abusive e giacigli di fortuna. Dopo l’intervento della proprietà del deposito, che ha portato alla chiusura degli accessi aperti irregolarmente e alla muratura della struttura, una soluzione definitiva sarà possibile solo quando verrà realizzato un intervento urbanistico di riconversione e riqualificazione dell’area. Fino ad allora continueremo, attraverso il lavoro della polizia municipale e insieme alle altre forze dell’ordine, a controllare la zona per tenere lontani eventuali occupanti abusivi".

E un ringraziamento alle forze dell'ordine per il blitz di ieri è arrivato da Federico Sboarina, presidente dell'associazione Battiti: "Ora l’auspicio è che l’area sia riqualificata onde evitare, per il futuro, il ricrearsi di situazioni di insicurezza disagio e pericolo".

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