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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Ponte Crencano / Via Camillo Cesare Bresciani

Agguato alla Festa in Rosso. Dopo le denunce, Daspo e avvisi orali per i giovani identificati

I provvedimenti sono stati emessi dal questore di Verona. I cinque sono stati inoltre deferiti per lesioni aggravate, violenza privata, porto di oggetti atti ad offendere e travisamento in pubblica via

Era la notte tra lunedì 17 e martedì 18 luglio quando un gruppo di giovani, già noti per essere stati coinvolti nelle aggressioni compiute a dicembre nei confronti di alcuni tifosi del Marocco scesi in strada per festeggiare la vittoria della propria nazionale di calcio, si sarebbe reso responsabile di un agguato durante la celebrazione della “Festa in Rosso – Festa del partito della rifondazione comunista”.

Quella notte cinque individui sono stato protagonisti di un'aggressione a volto coperto e armati di bastone nei confronti di altre persone che stavano partecipando alla manifestazione, organizzata dal partito politico di Rifondazione Comunista. Un'azione che ha sollevato il coro di condanne da parte della politica e che ha visto i presunti responsabili identificati fermati ed identificati poco dopo dal personale delle volanti della questura di Verona: si trattava di volti già noti alla Digos scaligera come militanti di gruppi di estrema destra della città.
Il questore Massucci, tramite la locale Divisione Anticrimine, ha notificato due Daspo fuori contesto, della durata di 18 mesi, e tre avvisi orali: dagli uffici di lungadige Galtarossa spiegano che i destinatari di quest’ultima, più grave, misura di prevenzione infatti riportano già a loro carico precedenti specifici per reati contro la persona, sempre a sfondo razziale.
I cinque sono stati denunciati per lesioni aggravate, violenza privata, porto di oggetti atti ad offendere e travisamento in pubblica via.

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