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Cronaca San Zeno / Piazza Bacanal

Bufera sul Comitato del Bacanal, inchiesta per truffa aggravata: otto indagati

Dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza, la procura di Verona ha aperto un fascicolo sul comitato del carnevale e un funzionario comunale

In seguito a un esposto dei consiglieri comunali del Pd, del Movimento 5 Stelle e uno di Forza Italia, nel marzo 2014, la Guardia di Finanza aveva fatto un sopralluogo nella sede del Comitato del Bacanal a San Zeno. Al centro della vicenda, i rimborsi e le spese sostenute dal comitato per il carnevale di Verona nell'anno 2013. Dopo la relazione redatta dalle Fiamme Gialle, è stata aperta un'inchiesta contro otto persone, tra cui un funzionario del Comune.

Nell'estate 2015, il pubblico ministero Beatrice Zanotti ha inviato agli 8 indagati la notifica di fine indagine e, salvo archiviazioni, il prossimo passo potrebbe essere il rinvio a giudizio. L'ipotesi di accusa è di truffa aggravata per un valore di oltre 100mila euro.

Come riporta L'Arena, al Comitato del Bacanal viene contestato di aver presentato al Comune fatture non del tutto genuine o addirittura false; dunque, secondo l'accusa, le spese da rimborsare sarebbero state gonfiate e sarebbero state presentate anche pezze giustificative per spese mai sostenute. Il dirigente comunale, invece, non avrebbe verificato le spese, elargendo quindi rimborsi non dovuti. Il funzionario, davanti ai giudici, ha spiegato che il compito dell'ufficio incaricato è di verificare la pertinenza delle spese e non la veridicità.

Nel 2014, i consiglieri di minoranza sopra citati avevano puntato il dito contro le presunte "spese pazze" del comitato, tra cui i 12mila euro spesi per tre cene.

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