Clonano bancomat, le telecamere li incastrano
Due trentenni romeni in manette con l'accusa di indebito utilizzo di carte di credito
Clonavano carte di credito e bancomat riprendendo i codici segreti con una telecamera posta sopra lo sportello di prelievo. In manette sono finiti due cittadini di origine rumena, V.S. 34 anni e N.I., 39, entrambi pregiudicati, fermati dai carabinieri di Malcesine sabato scorso, durante i normali controlli alle filiali della zona.
È bastata una singola apparecchiatura manomessa a far scattare le indagini: una falsa bocchetta sovrapposta alla cassa continua era camuffata dentro una placca di plastica, sotto il monitor dell’Atm. Dalle riprese è emerso che l’operazione di “skimmeraggio” era stata organizzata la sera prima, quella del venerdì. È seguita un’operazione di monitoraggio costante dei militari, anche attraverso agenti in borghese per la perlustrazione della zona.
Alle 20 la prima svolta: i due trentenni erano tornati per verificare se il colpo avesse dato i frutti sperati. Su di loro i carabinieri hanno puntato le attenzioni. Era ritenuta troppo sospetta la loro circospezione, i continui giri davanti allo sportello e la frequenza con la quale passavano di bar in bar. Il confronto tra i due rumeni e i clonatori ripresi dalle telecamere la sera precedente ha fatto il resto: non appena uno di loro si è avvicinato per recuperare la placca al bancomat, sono scattate le manette. In arresto anche il complice, rimasto a fare “da palo” all’interno di un’auto. Nella perquisizione sono state poi recuperate alcune false carte di credito e alcuni badge, emessi per le raccolte punti dei supermercati e clonati perfettamente per prelevare contanti una volta inseriti i giusti codici di sicurezza. Al vaglio dei carabinieri di Malcesine le denunce di clonazione pervenute negli ultimi tempi per poter riscostruire l’iter criminale dei due arrestati.
È bastata una singola apparecchiatura manomessa a far scattare le indagini: una falsa bocchetta sovrapposta alla cassa continua era camuffata dentro una placca di plastica, sotto il monitor dell’Atm. Dalle riprese è emerso che l’operazione di “skimmeraggio” era stata organizzata la sera prima, quella del venerdì. È seguita un’operazione di monitoraggio costante dei militari, anche attraverso agenti in borghese per la perlustrazione della zona.
Alle 20 la prima svolta: i due trentenni erano tornati per verificare se il colpo avesse dato i frutti sperati. Su di loro i carabinieri hanno puntato le attenzioni. Era ritenuta troppo sospetta la loro circospezione, i continui giri davanti allo sportello e la frequenza con la quale passavano di bar in bar. Il confronto tra i due rumeni e i clonatori ripresi dalle telecamere la sera precedente ha fatto il resto: non appena uno di loro si è avvicinato per recuperare la placca al bancomat, sono scattate le manette. In arresto anche il complice, rimasto a fare “da palo” all’interno di un’auto. Nella perquisizione sono state poi recuperate alcune false carte di credito e alcuni badge, emessi per le raccolte punti dei supermercati e clonati perfettamente per prelevare contanti una volta inseriti i giusti codici di sicurezza. Al vaglio dei carabinieri di Malcesine le denunce di clonazione pervenute negli ultimi tempi per poter riscostruire l’iter criminale dei due arrestati.