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Cronaca

Cadavere a Borgo Milano, si esclude la morte violenta

L'autopsia oggi non ha evidenzato ferite d'arma da fuoco, coltellate o traumi da corpo contundente

Moustapha Fadlaoui non è stato ucciso. Almeno in maniera violenta. Questa l'unica certezza che ha restituito l'autopsia condotta questa mattina dal medico legale Elena Pellini al Policlinico sul cadavere del 38enne marocchino trovato due giorni fa in avanzato stato di decomposizione all'angolo tra via Fava e via Sicilia, a Borgo Milano.

Sono stati comunque effettuati dei prelievi per eseguire degli esami tossicologici volti a capire se Moustapha Fadlaoui avesse o meno assunto droghe prima della morte. La pista che gli inquirenti stanno privilegiando in questo momento, infatti, è un decesso per overdose o per un improvviso malore.

La vittima era una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Era appena uscito dal carcere il 17 aprile dopo aver scontato una pena detentiva per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Il fratello della vittima aveva denunciato la sua scomparsa il 18 maggio. Vicino al cadavere sono state sparpagliate banconote per un totale di 700 euro.

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