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Cronaca Valverde / Via Salvo D'Acquisto

Si fingono della polizia per carpire denaro a un'anziana signora: truffa scoperta dai carabinieri

La vittima è una vedova di 91 anni residente in città. I carabinieri di Verona hanno arrestato una donna e ne hanno denunciata un'altra in stato di libertà

I carabinieri di Verona riferiscono in una nota dell'arresto avvenuto ieri, mercoledì 16 febbraio, di una «giovane polacca, senza fissa dimora e domiciliata in una struttura ricettiva di Verona, colta nella flagranza di reato di truffa». La vittima, secondo quanto si apprende, sarebbe un'altra donna, una signora vedova di 91 anni residente in città. 

In base a quanto riportato dai militari dell'Arma, questi ultimi avrebbero fermato la giovane polacca «proprio mentre stava ricevendo, sulla strada, un sacchetto di panno contenente tutti i monili in oro di proprietà dell'anziana vedova, la quale li aveva racimolati in fretta e furia dalla sua abitazione». Stando alla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori, la vittima avrebbe in precedenza ricevuto una telefonata durante la quale «un interlocutore maschile» l'avrebbe avvisata che il figlio si sarebbe trovato in quel momento «trattenuto in un ufficio della polizia poiché coinvolto in un grave incidente stradale con feriti». Alla luce di ciò, sarebbe quindi stato fatto credere all'anziana signora che il figlio «necessitava di pagare una "cauzione" per essere liberato». Tale circostanza, ovviamente, si è poi rivelata essere del tutto infondata.

I carabinieri spiegano inoltre che, una volta smascherato il trucco, nel corso dell'operazione è stata «deferita in stato di libertà anche una connazionale dell'arrestata», ovvero un'altra «donna polacca domiciliata presso lo stesso B&b». Quest'ultima, infatti, sarebbe stata trovata in possesso di «numerosi telefoni cellulari, sim card, nonché della somma contante di 600 euro», il tutto poi posto sotto sequestro dai carabinieri.

La presunta responsabile della truffa è stata trattenuta presso le camere di sicurezza del Comando provinciale dei carabinieri di Verona in attesa di comparire questa mattina dinanzi al tribunale del capoluogo per essere giudicata con il rito direttissimo. Nel frattempo le indagini dei militati dell'Arma stanno proseguendo al fine di stabilire chi fosse l'interlocutore maschile rimasto anonimo che avrebbe sostenuto la conversazione telefonica con l'anziana vittima del raggiro.

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