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Cronaca Sommacampagna / Via Caselle

In regime di semidetenzione dal carcere viene fermato al Catullo pronto ad imbarcarsi per un volo verso il Senegal

L'uomo trentatreenne avrebbe avuto l'obbligo di rientro tutte le sere nel penitenziario di Pescara, ma è stato arrestato in aeroporto per il reato di evasione ed ora si trova nella casa circondariale di Montorio

La questura di Verona riferisce di un arresto avvenuto all'aeroporto di Verona nella serata di ieri, venerdì 9 febbraio. Stando a quanto comunicato, all'uomo finito poi in manette al Catullo sarebbe stata poco tempo addietro concessa la «semidetenzione dal carcere di Pescara, con l’obbligo di farvi rientro tutte le sere per un anno». Si tratterebbe di un cittadino senegalese che, a quanto viene riferito dalla questura, «stava scontando una pena di tre anni e sei mesi per un cumulo pene dovuto a reati di furto e stupefacenti».

L'uomo in questione è quindi stato fermato venerdì sera presso l’aeroporto di Verona-Villafranca. Gli operatori di polizia in servizio alla Polaria di Verona, si sarebbero infatti insospettiti dinanzi al passeggero trentatreenne senegalese che, una volta giunto al controllo documentale per imbarcarsi su un volo diretto a Dakar-Blaise (Senegal), avrebbe mostrato «un passaporto con una foto a lui non molto somigliante». Attirati inoltre dall'«inusuale nervosismo manifestato all’atto del controllo», gli addetti alla polizia di frontiera spiegano di aver eseguito «un'accurata verifica del documento e delle informazioni presenti nella banca dati Schengen». Un'attività che avrebbe quindi consentito di «accertare che di quel titolo identificativo, appartenente ad altra persona, era stato segnalato lo smarrimento».

Secondo quanto riferito dalla questura di Verona, alla luce delle risultanze investigative inerenti il passaporto, l'uomo è stato pertanto sottoposto alle procedure d’identificazione, dalle quali sarebbe emersa a suo carico «una nota di rintraccio inserita quella stessa sera dalla casa circondariale di Pescara, a seguito del suo mancato rientro». Il cittadino senegalese è finito perciò nuovamente in manette per il «reato di evasione». Una volta convalidato il suo arresto, il giudice ha disposto, per le ulteriori valutazioni di competenza, la trasmissione degli atti al magistrato di sorveglianza di Pescara. Quest'ultimo, stando sempre a ciò che riferisce la questura scaligera, ha disposto nei confronti del trentatreenne «il ripristino della detenzione presso la casa circondariale di Verona-Montorio, con l’ulteriore aggravante del reato consumato».

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