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Cronaca Sommacampagna / Via Aeroporto

In manette al Catullo uno dei componenti della banda autrice del colpo al Museo di Castelvecchio

Il 44enne è atterrato all'aeroporto veronese domenica mattina con un volo da Chisinau ed è stato fermato dalla polizia di frontiera aerea. Portato nel carcere di Montorio, dovrà scontare una pena di circa 6 anni

Da oltre un anno era ricercato e la latitanza del 44enne moldavo si è conclusa all'aeroporto Catullo, dove è stato arrestato dalla polizia di frontiera aerea. 
Quando domenica mattina è atterrato con un volo proveniente da Chisinau, gli agenti lo hanno immediatamente fermato: la verifica documentale ha fatto emergre l'ordine di carcerazione emesso dalla procura di Verona a suo carico. I successivi e più approfonditi controlli di polizia, hanno rivelato infatti che il 44enne era coinvolto in un’intrigata vicenda internazionale, la quale vedeva al centro quanto accaduto nel 2015 al Museo Civico di Castelvecchio di Verona.

Secondo quanto riferisce la polizia di stato, l'uomo faceva parte della banda di professionisti, composta da membri di origine italiana e dell’est Europa, che, la sera del 19 novembre 2015, dopo aver immobilizzato la guardia giurata e la cassiera, aveva fatto irruzione nel museo scaligero, riuscendo ad appropriarsi di ben 17 opere esposte, dal valore di oltre 15 milioni di euro. Tra i quadri asportati, spiccavano capolavori di artisti storici di fama mondiale, quali Rubens, Bellini, Pisanello, Mantegna e Tintoretto.

Scattarono immediatamente le indagini della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della procura ed in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della polizia di stato e del comando centrale operativo dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, permettendo d’individuare e di trarre in arresto numerosi componenti dell’organizzazione criminale, sia di origine italiana che moldava, specializzata in furti d’arte su commissione e, nel maggio del 2016, di far rinvenire e recuperare dalla polizia ucraina nella regione di Odessa tutti i quadri rubati.

Concluse le formalità di rito espletate negli uffici di polizia, l’uomo è stato accompagnato in carcere a Verona, dove dovrà scontare la pena di circa 6 anni di reclusione per i reati di concorso in rapina aggravata e sequestro di persona.

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