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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporto senza accordo, ma Miozzi non molla

Sullo scalo di Montichiari si vuole evitare la sentenza del Consiglio di Stato

Il presidente della provincia Giovanni Miozzi non si dà per vinto ed è intenzionato a sfruttare tutto il tempo a sua disposizione per arrivare ad un accordo con la Camera di Commercio di Brescia e con gli imprenditori bresciani, riuniti nell’Abem, sul futuro dello scalo aeroportuale di Montichiari.

Dopo che l’accordo sul destino dell’aeroporto bresciano sembrava ormai raggiunto, tutto è saltato a causa di una diversa visione della soluzione tra i soci veronesi e quelli di Brescia. A far saltare l’accordo la spartizione delle quote con i bresciani che non hanno accettato di entrare in controllo del 25% dello scalo. Adesso le soluzioni possibili sono molte. La più accreditata al momento sembrerebbe la proposta fatta dal sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti che intende creare una società subconcessionareia controllata dai bresciani per almeno il 51%.

Se non si dovesse raggiungere l’accordo tra le parti entro mercoledì la palla passerebbe al Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla titolarità della concessione dell’aeroporto D’Annunzio. Se il Consiglio di Stato darà ragione a Brescia, la concessione aeroportuale andrà a gara europea; se, invece, darà ragione a Verona, il Catullo sarà l’unico concessionario e avrà pieni poteri sullo scalo bresciano.

Proprio per evitare gli effetti di questa sentenza, che comunque andrebbe a penalizzare uno dei due versanti del lago, il presidente Miozzi ha detto: “Lavorerò fino a domani a mezza notte per arrivare ad una soluzione condivisa”.

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