Verona Pride per «una società unita che celebra la diversità». E Tommasi ci sarà
Il sindaco ha assicurato che sarà presente all'inizio dell'evento di sabato, che parte alle 16 da Piazza Bra e con un corteo raggiungerà il Bastione di San Bernardino
Ieri, 5 luglio, è stato presentato il Verona Pride 2023 e durante la presentazione e con l'occasione il Comitato Pride ha illustrato brevemente il Manifesto d'Intenti della manifestazione che si svolgerà sabato 8 luglio.
«Per noi il Pride è un momento di fondamentale rilevanza all’interno del tessuto cittadino - hanno dichiarato gli organizzatori - Restituisce alla collettività ciò che siamo e che vogliamo essere tutto l’anno: una società unita, che celebra la diversità, che si libera dei pregiudizi e difende i diritti finora conquistati. Vogliamo non ci sia più spazio per fenomeni di omolesbobitransfobia e, per far sì che sia così, bisogna partire dalle nostre città». E riprendendo lo slogan di quest’anno, gli organizzatori hanno aggiunto: «Il senso del nostro Pride vuole essere di messa in prospettiva. Non esistono differenze, se si guarda dall’alto. Non vogliamo più sentirci alieni, ma contaminare gli spazi circostanti e renderli adatti a chiunque. E proprio per questo partiamo da uno spazio diverso, quello del Pride, della celebrazione delle tante soggettività».
Il Comitato Pride è composto dalle associazioni Pianeta Milk - Verona LGBT* Community Center, Rete degli Studenti Medi Verona, Udu Verona e Yanez. Ed i rappresentanti delle singole associazioni hanno preso la parola ieri mattina durante la presentazione.
Luigi Turri di Pianeta Milk ha dichiarato: «Ora più che mai sentiamo la necessità che le persone Lgbtqia+ siano visibili e si sentano rappresentate. Diventa fondamentale costruire con tanti pezzi di società civile degli spazi sicuri di espressione, dove i bisogni e le istanze della comunità trovino reale presa in carico». Ed Enrico Todesco, della Rete Studenti Medi Verona, ha proseguito: «Vogliamo poterci esprimere e sentire a nostro agio nelle strade che attraversiamo, ma anche nelle scuole che frequentiamo tutti i giorni. Per questo serve sinergia, anche con le istituzioni, per rendere i luoghi di istruzione davvero adatti ad ogni soggettività. Un primo passo è stato fatto con l’adozione delle carriere alias in alcune scuole, ma siamo certi si possa fare di più».
Laura Bergamin di Udu Verona ha aggiunto: «È dai luoghi di cultura che serve ripartire: la formazione, la comprensione e lo studio diventano strumenti fondamentali per conoscere e abbattere i pregiudizi. Pregiudizi che rischiano di ripercuotersi anche sul benessere di chi fa parte della comunità Lgbtqia+, troppo costretto a nascondersi e a fare i conti con l’insensatezza del giudizio altrui». E Dasha Rabtsava, di Yanez Verona, ha concluso: «Serve un percorso di lungo periodo che coinvolga tutta la popolazione a partire dalle giovani generazioni, insieme a tutti gli attori che su questo possono agire; il preoccupante clima che si respira a livello nazionale ci spinge a dimostrare che Verona è davvero la città dell’amore, libero e autentico, e che ciascuna persona può contribuire a renderla tale».
Il Pride comincerà alle 16 in Piazza Bra, lato Liston, ospitando gli interventi delle associazioni che appoggiano e sostengono il Pride, e dell’amministrazione comunale. Il corteo si dirigerà poi lungo il percorso designato, per terminare intorno alle 20 al Bastione San Bernardino, dove si terranno gli interventi conclusivi e la festa ufficiale del Pride, il Mura Pride Festival, dove sarà possibile mangiare, bere e festeggiare in compagnia di dj Rosmarino e Laura Marcellini, a partire dalle 21.
E il sindaco Damiano Tommasi, assieme all'assessore alle pari opportunità Jacopo Buffolo, ha incontrato ieri a Palazzo Barbieri il comitato organizzatore del Pride. E confrontandosi con loro, il sindaco ha assicurato che sarà presente all’inizio dell’evento per un saluto.