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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cantieri e sicurezza, Ance Verona: «Occorrono più controlli e formazione»

Trestini, presidente dei costruttori scaligeri: «Rischio zero non esiste, ma non possiamo girarci dall’altra parte di fronte a sciagure che si potevano evitare»

Non nuove leggi, ma più controlli e incentivi a chi investe in formazione. Questa la formula proposta da Carlo Trestini, presidente di Ance Verona, l'associazione scaligera dei costruttori. Trestini ha proposto le sue soluzioni ai problemi dell'insicurezza nei cantieri e del lavoro sommerso alla luce dell'incidente sul lavoro avvenuto a Firenze e in cui sono morti cinque operai. Una tragedia che ha scosso anche i lavoratori edili veronesi, i quali hanno scioperato mercoledì scorso, 21 febbraio, e sono stati ricevuti dal prefetto Demetrio Martino.

«Siamo consci che il rischio zero non esiste ma non possiamo girarci dall’altra parte di fronte a sciagure che si potevano evitare - ha commentato Trestini - Occorre intensificare i controlli per prevenire, ricordando che i cantieri non sono come le fabbriche dove le procedure si impostano una volta sola: ogni cantiere fa storia a sé con esigenze e criticità diverse».
Ma per il rappresentante dei costruttori, i controlli alle imprese sono solo uno dei fronti su cui si dovrebbe intervenire. L'altro è la qualificazione delle imprese, che per i lavori pubblici esiste anche se migliorabile. Ora la grande attesa si focalizza sulle regole nel campo dei privati dove, ad esempio, le aziende non sono tenute a possedere requisiti specifici o a ricevere l’approvazione del committente. E Ance Verona è tra i primi firmatari del registro White List dove vengono inserite le ditte in regola con tutti i criteri richiesti. Ditte che hanno storicità, credibilità e tracciabilità chiare, a garanzia di chi vi si affida.
Inoltre, i centri di formazione e sicurezza affiliati fanno ispezioni consulenziali per indirizzare le società costruttrici verso le procedure più efficaci. «Lo stesso contratto edile prevede formazione specifica e procedure per migliorare la sicurezza nelle imprese - ha concluso Trestini - Nei rinnovi dei nostri contratti abbiamo introdotto la premialità per le imprese virtuose senza norme che lo imponessero. Tutto questo per dare impulso alla cultura della sicurezza e della competenza a tutti i livelli».

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