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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità San Michele / Piazza del Popolo

Nel mese di novembre a Verona si terrà la raccolta di generi di prima necessità per i rifugiati sulla rotta balcanica in Grecia

Nelle prossime settimane in tutte le circoscrizioni si potranno donare generi alimentari di prima necessità come pasta, olio, scatolame ma anche prodotti igienici come pannolini, shampoo e saponi, materiali per la scuola o attrezzature da campeggio

«Le persone rifugiate hanno diritto ad una propria autonomia, così come poter realizzare i propri sogni, anche i più semplici, come avere la possibilità di cucinare un piatto di pasta». Per questo motivo l’associazione One Bridge to Idomeni Onlus si è fatta promotrice del progetto "SolidariTIR", per raccogliere beni di prima necessità da trasportare con un tir, da qui il nome dell’iniziativa, ai centri operativi dell’associazione in Grecia a Corinto e Atene per poi essere distribuiti.

L’iniziativa quest'anno è patrocinata per la prima volta dal Comune di Verona, con il coinvolgimento di tutte e otto le circoscrizioni cittadine. «Nelle prossime settimane - spiegano dal Comune - ci sarà una capillare raccolta di generi alimentari di prima necessità come pasta, olio, scatolame ma anche prodotti igienici come pannolini, shampoo e saponi. Così come materiali per la scuola o le attrezzature da campeggio, utili anch’essi per altri bisogni primari».

Cosa si può donare

Riso preferibilmente basmati, mais in lattina, pasta preferibilmente spaghetti, biscotti vari, tonno e sardine, salsa di pomodoro, olio di semi, omogeneizzati, latte uht, carne in scatola, succhi di frutta, biberon, zucchero, pannolini (tg. 1, 3, 4, 5, 6), farina, profilattici, fagioli in lattina preferibilmente rossi, salviette umidificate, zaini, telefoni cellulari (funzionanti) e materiale scolastico.

Non saranno invece ritirati prodotti con data di scadenza previa il 29-02-2024 o il cui imballaggio non possa garantire la conservazione. È inoltre possibile inviare la spesa a Pietro Albi c/o Valtech S.r.l., via Emilio Salgari 2/A 37131 Verona. Per informazioni https://www.onebridgetoidomeni.com/ e sui canali social dell'associazione.

Il calendario e i luoghi di raccolta

Gli aiuti si potranno portare nelle circoscrizioni nei giorni stabiliti dalle 9 alle 13 (Referente: tel. 346 3505081).

  • Sabato 4 novembre - Circoscrizione 7^ Sala Consiliare di Piazza del Popolo 15
  • Domenica 5 novembre - Circoscrizione 3^ Sala Consiliare di via Sogare, 3
  • Sabato 11 novembre - Circoscrizione 5^ Sala San Giacomo via delle Menegone
  • Domenica 12 novembre - Circoscrizione 4^ Sala "A. Benato" di via Mincio, 12
  • Sabato 18 novembre - Circoscrizione 6^ Sala polifunzionale del Centro Tommasoli, via L. Perini, 7
  • Domenica 19 novembre - Circoscrizione 8^ Sala polifunzionale "Papa G.Paolo II”, Piazza delle Penne Nere, 2
  • Sabato 25 novembre – Circoscrizione 1^ Sala civica "Elisabetta Lodi" di Via S. Giovanni in Valle, 13/b
  • Domenica 26 novembre - Circoscrizione 2^ Sala polifunzionale di via Quinzano, 24 d

LOCANDINA RACCOLTA ONE BRIDGE TO IDOMENI 2023 via ufficio stampa Comune di Verona

Dal 2016 One bridge to Idomeni si impegna a portare un aiuto concreto e materiale alle persone migranti lungo i Balcani: «Un’attività - spiegano da Palazzo Barbieri - iniziata trasportando una tenda al campo di Idomeni, nella Macedonia Centrale in Grecia, che ospitava 20mila persone rimaste in mezzo al fango a causa della chiusura dei confini, e poi sgomberato lo stesso anno. Oltre ad una tenda si era mobilitato l’intero quartiere di Santa Croce che in massa aveva consegnato aiuti umanitari di prima necessità, distribuiti in Grecia e Serbia. Da tre anni inoltre l’associazione aiuta migliaia di uomini, donne e bambini migranti nell'area di Corinto, in Grecia. In questa zona - prosegue la nota del Comune di Verona - c'è un campo profughi governativo che recentemente ha visto l'arrivo del doppio delle persone che è in grado di contenere, arrivando ad accoglierne quasi mille. Dopo il disastroso naufragio al largo delle coste del Peloponneso dello scorso giugno, si soffre la fame per l'insicurezza alimentare causata dalla gestione critica delle persone che chiedono asilo, perché sono attualmente bloccate nei campi o escluse dal sistema di accoglienza. Le recenti alluvioni, gli incendi al confine con la Turchia e l'aumento esponenziale degli sbarchi che arrivano sulle isole, - sottolinea ancora la nota di Palazzo Barbieri - si aggiungono ad un sistema che già risulta incapace di soddisfare i bisogni primari dei gruppi più vulnerabili di rifugiati e a garantire la loro sicurezza nutrizionale. A Corinto, a supporto ma al di fuori del campo, è presente il Community Center di One Bridge, uno spazio sicuro in cui ricevere beni di prima necessità, supporto medico, legale, psicologico, ma anche dove potersi sostenere tramite le distribuzioni alimentari che sono possibili grazie al generoso contributo di cittadine e aziende solidali».

Garonzi: «Cerchiamo di colmare laddove i diritti non vengono garantiti»

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessore al Decentramento Federico Benini, per One Bridge to Idomeni Onlus il presidente Edoardo Garonzi con Pietro Albi, i presidenti delle Circoscrizioni 1^ Lorenzo Dalai, 3^ Riccardo Olivieri, 8^ Claudia Annechini e il consigliere della 6^ Michele Veronesi. «Ringrazio One Bridge to Idomeni per essersi fatta promotrice di questo importante aiuto - ha sottolineato l’assessore al decentramento Federico Benini -. Questa iniziativa, che si terrà nelle Circoscrizioni, va nella direzione di alleviare il dramma delle persone in quella situazione».

«Abbiamo iniziato in cinque volontari, raccogliendo un furgone di beni - racconta Edoardo Garonzi -. Negli anni siamo arrivati ad essere un’associazione che, dal 2020, invia una o due volte all’anno dei tir a Corinto in Grecia. L’accoglienza verso i richiedenti asilo e rifugiati è sempre stata ridotta a un servizio di mera sussistenza alimentare, dove i diritti più basilari per l’integrazione e la coabitazione con queste persone vengono a mancare. Noi con il nostro centro di comunità cerchiamo di andare a colmare laddove i diritti non vengono garantiti».

«Finalmente abbiamo il patrocinio del Comune per questa nostra associazione - ha affermato Pietro Albi - che ci auguriamo possa essere il primo di tanti altri passi. Vogliamo dimostrare che Verona è composta anche da questi piccoli frammenti di solidarietà, che può diventare una rete più fitta mostrando l’altra faccia della città, che spesso non viene raccontata». Il presidente Lorenzo Dalai ha detto: «Con l’approssimarsi dell’inverno e con l’aggravio della situazione in Medio Oriente il problema della rotta balcanica forse passa in secondo piano, ma numericamente è forse più importante di quello degli sbarchi via mare, per questo è doveroso supportarli».

«Aver coinvolto le circoscrizioni permette a questa iniziativa di essere capillare su tutto il territorio comunale - ha aggiunto la presidente Claudia Annechini -. Questa raccolta è anche una risposta ai cittadini che, spesso, ci chiedono come possiamo dare un contributo e fare la differenza». Riccardo Olivieri ha poi ribadito: «Abbiamo accolto in modo favorevole questa raccolta che darà luce alla parte di Verona generosa e che ha a cuore la solidarietà delle persone. Ci sono tantissime associazioni e volontari che non vedono l’ora di essere coinvolti». Il consigliere Michele Veronesi ha infine concluso: «La prima raccolta era stata fatta nella nostra circoscrizione, in Borgo Santa Croce, e siamo contenti che possa tornare, tra l’altro in concomitanza con una rassegna cinematografica per giovani e la proiezione del film Shadow Game, che raccoglie le testimonianze di giovanissimi migranti».

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