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Martedì, 19 Marzo 2024
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In farmacia a Verona terza dose booster a partire dai 18 anni di età con meno restrizioni: «Forte accelerazione»

Per le somministrazioni dei vaccini anti Covid in farmacia esclusi solo i soggetti ad estrema vulnerabilità e gravemente allergici. Federfarma Verona: «Si incrementano le lista di attesa»

Le 85 farmacie di Verona e provincia che offrono il servizio della vaccinazione anti Covid sono in grado di fornire, a 5 mesi dal completamento del ciclo primario, la terza dose booster (richiamo) gratuita ai soggetti di età pari o superiore ai 18 anni di età con i vaccini a m-RNA Cominarty  (Pfizer BioNTech) e Spikevax (Moderna) da somministrare indipendentemente dal vaccino precedentemente inoculato. In considerazione dell’esperienza maturata dalle farmacie e per agevolare il più ampio accesso dei cittadini alla vaccinazione  (1°, 2° e 3° dose) la Regione Veneto ha rimosso le precedenti restrizioni  rendendo possibile in farmacia la vaccinazione Anti Covid  a tutti i pazienti (previa acquisizione del consenso informato e della relativa scheda anamnestica), con l’esclusione dei soli soggetti ad estrema vulnerabilità e dei soggetti con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica.

«Per la corsa verso la maggiore copertura vaccinale entro Natale la Sanità pubblica conta sulle farmacie territoriali che si stanno impegnando al massimo - spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Avere anticipato di un mese la somministrazione della terza dose ed eliminato la precedente restrizione dell’anamnesi totalmente negativa, anche per quanto riguarda le allergie, significa aprire la vaccinazione in farmacia ad una platea amplissima e, infatti, si stanno incrementando le liste di attesa. Fino ad ora abbiamo effettuato 15.500 vaccinazioni anti Covid e continueremo ad offrire alla popolazione di tutta la provincia questo servizio salvavita grazie alla professionalità dei farmacisti con i limiti pratico logistici che ci impongono anche le normative anticontagio e senza trascurare in alcun modo le normali attività della farmacia, prima fra tutte la dispensazione del farmaco. Rendiamo noto che secondo le indicazioni regionali risultano prioritarie sia la vaccinazione dei soggetti ancora in attesa di iniziare o di completare il ciclo vaccinale primario, sia la somministrazione della dose booster alle categorie per le quali è già raccomandata oppure è obbligatoria».

Elena Vecchioni presidente Federfarma Verona-4

Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona

La stessa presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni quindi aggiunge: «Con la chiusura dei centri tampone dell’Ulss 9 Scaligera ai soggetti che non hanno diritto ai test antigenici rapidi gratuiti, le farmacie sono diventate l’unico punto di riferimento per i cittadini che non desiderano vaccinarsi. Rimangono impressionanti i numeri dei tamponi saliti a Verona a 822.000 da inizio anno. Solo nell’ultima settimana monitorata (al 2/12/21) ne abbiamo eseguiti 61.000. Le farmacie veronesi che effettuano i test antigenici rapidi sono salite a 191 negli ultimi giorni. Consiglio ai cittadini di consultare il sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera per accedere alle liste aggiornate delle farmacie sia per le vaccinazioni che per i tamponi».

«Per i soggetti che non intendono vaccinarsi le farmacie rimangono l’unico punto di riferimento non solo per eseguire il tampone, ma per un confronto, un approfondimento – sottolinea Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona – finalizzato a superare le proprie paure e i propri dubbi. Nonostante l’ingente mole di lavoro di questo periodo nessun farmacista si sottrarrà mai al proprio dovere sociale di condividere e spiegare ai propri utenti l’utilità del vaccino. Molte “prime dosi” vengono eseguire proprio per questo ora in farmacia».

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