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Ponte Nuovo, il cantiere fa litigare anche le associazioni di categoria

La Corporazione Esercenti del Centro Storico accusa Confcommercio di essere assente nel confronto tra negozianti e amministrazione comunale. La replica: «In una fase così delicata serve dialogo e non polemica»

Neanche il ritrovamento di alcuni reperti storici ha fermato il cantiere per il ripristino di Ponte Nuovo a Verona. E visto che i lavori non si bloccano, i commercianti della zona chiedono almeno degli interventi per alleggerire i disagi che stanno subendo. Ieri, 19 gennaio, la Corporazione degli esercenti del centro storico di Verona si è confrontata con l'assessore ai lavori pubblici Luca Zanotto, esponendogli alcune proposte sottoscritte da chi con fatica sta portando avanti un'attività economica nelle vicinanze di Ponte Nuovo.

È impossibile negare che i lavori abbiano un impatto negativo sui negozi della zona. La presenza del cantiere e le modifiche alla viabilità ad esso collegate rendono più sporadica la clientela e questo si traduce in un diffuso calo di affari. Per questo, i negozianti hanno chiesto dei ristori, l'attivazione di una navetta gratuita per i pedoni (vista la chiusura del passaggio pedonale durante le ore del cantiere) ed una recinzione del cantiere esteticamente migliore.
L'ottenimento di una qualche forma di risarcimento o indennizzo potrebbe essere impraticabile, ma Zanotto si è mostrato disponibile ad incontrare di nuovo una delegazione degli esercenti a Palazzo Barbieri per discutere delle proposte più fattibili.

E durante l'incontro di ieri, il presidente della Corporazione Esercenti del Centro Storico Tiziano Meglioranzi non ha polemizzato solo con il Comune. Meglioranzi ha attaccato anche Confcommercio, accusandola di non aver partecipato al confronto tra commercianti e amministrazione comunale sul cantiere a Ponte Nuovo. Accuse respinte così dall'associazione di categoria: «Dall'inizio dei lavori ci siamo costantemente confrontati con Palazzo Barbieri e in particolare con il vicesindaco Luca Zanotto chiedendo che le operazioni si concludano quanto prima e abbiano il minor impatto possibile sulle attività commerciali e i pubblici esercizi, caldeggiando inoltre misure di ristoro a favore delle imprese penalizzate dai cantieri. Spiace essere accusati di scarso impegno quando l'azione della nostra associazione, il cui orizzonte è ben più ampio, è da sempre costante. I fatti contano più delle parole: prova ne sono i numerosi e importanti risultati a beneficio delle aziende veronesi in questo momento storico caratterizzato dalle straordinarie difficoltà legate all'emergenza sanitaria e alla crisi economica. In una fase così delicata, servirebbe perseguire obiettivi comuni con strategie comuni, serve dialogo e non polemica».

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