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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Borgo Trento / Piazzale Luigi Cadorna

Petizione del Movimento Nonviolento per rinominare Piazzale Cadorna

Valpiana: «Figura storica che non merita di essere onorata». E la stessa proposta è arrivata anche da destra, l'ha avanzata l'ex senatore Paolo Danieli, presidente de L'Officina

Oggi è il 4 novembre, Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate. In Piazza Bra, a Verona, e nelle altre piazze dai comuni veronesi, questa mattina è stata celebrata questa ricorrenza che cade nel giorno in cui terminò per l'Italia la Prima Guerra Mondiale, nel 1918.
Una giornata che il Comune di Verona ha voluto dedicare ai combattenti, ai decorati al valor militare e anche agli orfani di guerra. Una ricorrenza che viene vissuta come una festa delle Forze Armate, ma che invece è di lutto per il Movimento Nonviolento. L'associazione, nel 2017, cambiò provocatoriamente il nome di Piazzale Cadorna in Piazzale dei Disertori. Oggi, invece, lo vorrebbe cambiare sul serio e ha scelto proprio la data del 4 novembre per lanciare una petizione cittadina.

«Con la sottoscrizione della presente petizione, noi cittadine e cittadini veronesi chiediamo l'intervento del Comune affinché provveda al cambio d'intestazione per l'attuale Piazzale Cadorna, da dedicare invece alle vittime innocenti della Prima Guerra Mondiale», si legge nel documento, in cui viene riportato tra le motivazioni: «Perché la figura del generale Luigi Cadorna è stata definitivamente stigmatizzata dagli storici: comandante supremo dell’esercito italiano fino alla disfatta di Caporetto, si distinse per la scarsa o nulla considerazione della vita dei soldati che mandava all’assalto senza nessuna protezione né speranza o per quelli che decimava senza pietà».

«È giunto il momento di togliere il nome di Luigi Cadorna dalla toponomastica, perché la sua figura storica non merita di essere onorata non avendo niente da insegnare alle future generazioni - ha aggiunto il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana - Meritano invece di essere ricordati e riabilitati tutti quei giovani mandati a morire in guerra, vittime di interessi economici e politici di industriali e militari».

E sorprende che una prima sponda alla richiesta del Movimento Nonviolento non sia arrivata ufficialmente dallo schieramento politico di maggioranza, ideologicamente più vicino a Valpiana, ma dalla destra veronese. Anche l'ex senatore Paolo Danieli, presidente de L'Officina, ha avanzato la stessa richiesta, trovando la condivisione del consigliere comunale di opposizione Massimo Mariotti.

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