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Sottosegretario Ostellari visiterà carcere di Montorio. «Non è un parco divertimenti»

Il senatore verificherà quanto denunciato dall'associazione Sbarre di Zucchero, secondo cui tra i detenuti «c’è chi può trascorrere il tempo giocando con la Playstation e c’è chi viene abbandonato»

La prossima settimana, il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari (nel video) visiterà il carcere veronese di Montorio e verificherà se ci sono differenze di trattamento dei detenuti. Disparità che sono state denunciate dall'associazione Sbarre di Zucchero e che la direttrice del carcere ha negato.

«Nel carcere di Verona c’è chi può trascorrere il tempo giocando con la Playstation e c’è chi viene abbandonato in una cella di isolamento», sono state le parole usate da Sbarre di Zucchero per segnalare la presenza di presunti privilegi tra i detenuti. E in particolare ci sarebbe un detenuto che godrebbe di trattamenti di favore ed è Filippo Turetta, il giovane che ha ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il clamore mediatico del femminicidio di Giulia Cecchettin è arrivato anche nel carcere veronese e questo secondo Sbarre di Zucchero avrebbe creato del «malumore che aleggia tra detenuti, parenti ed avvocati». E poi ci sono stati i suicidi di tre detenuti ed un quarto tentato suicidio sventato proprio nel giorno di San Silvestro. «In un carcere dove manca praticamente tutto, c’è una sezione con a disposizione la consolle dei videogiochi, mentre in tutte le altre sezioni regna il nulla più disperato, tanto disperato da portare al suicidio», ha concluso Sbarre di Zucchero.

E di fronte a questa denuncia, il senatore Ostellari ha programmato per venerdì prossimo, 12 gennaio, una visita alla casa circondariale di Verona, insieme al deputato veronese Ciro Maschio, il quale è anche presidente della commissione giustizia della Camera. «Il carcere non è un parco divertimenti - ha dichiarato Ostellari - I detenuti devono studiare, lavorare e partecipare a un percorso di rieducazione. Chi ha sbagliato deve espiare la sua pena, in condizioni di piena dignità, ma senza premi. Voglio assicurarmi che questo accada anche nell’istituto veronese. In caso contrario adotteremo i provvedimenti necessari».

Ma la direttrice del carcere Francesca Gioieni smentisce che ci siano detenuti privilegiati. Come riferito dalla direttrice a TgVerona, Filippo Turetta non gode di nessun trattamento di favore e si trova in una sezione che non gli consente occasioni di socialità. Quindi è falsa la dichiarazione secondo cui Filippo Turetta può giocare alla Playstation.

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