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L'attivista bielorussa Olga Karatch sarà ospite a Verona per un incontro pubblico in Gran Guardia

Lo scorso 22 febbraio ha ricevuto alla Camera dei deputati il Premio internazionale Alexander Langer 2023 che sostiene chi promuove diritti umani, pace, democrazia, convivenza, lotta alle discriminazioni, difesa dell'ecosistema e conversione ecologica

"No means no. No significa no, alla guerra e alle armi". È questo il titolo della rassegna Euromediterranea che, giunta alla sua diciannovesima edizione, vede l’attivista bielorussa, politologa e direttrice della rete per i diritti umani e civili "Nash Dom" Olga Karatch, impegnata in un tour in undici città italiane. Giovedì 29 febbraio, alle ore 21, Karatch sarà a Verona, nella Sala Congressi della Gran guardia, per un incontro pubblico che, spiegano da Palazzo Barbieri, ha come obiettivo essere un'«occasione di dialogo, di riflessione e di informazione per costruire e pensare la pace in momento storico che vede in atto due conflitti che stanno dilaniando l’Ucraina e la Palestina».

In merito, l'assessore comunale alla memoria e ai diritti umani, Jacopo Buffolo, ha commentato: «Questa iniziativa si inserisce nel solco del percorso che stiamo portando avanti con numerose realtà veronesi per sensibilizzare sul tema della pace. Questo ci porta ad impegnarci nella valorizzazione di figure come l’attivista bielorussa Olga Karatch e promuovere la campagna del disarmo. Lavorare con figure attive nell’obiezione di coscienza significa percorrere un tragitto verso la pace, tema centrale dell’Arena di Pace del prossimo maggio. L’amministrazione crede fermamente, e continua ad investire energie in questo e verso chi si adopera per essa in contesti ancora segnati dalla guerra».

Dal Comune di Verona ricordano che «Olga Karatch, licenziata per il suo attivismo politico, è stata arrestata e torturata dal regime di Lukashenko, e dal 2014 vive in esilio a Vilnius». Il giorno 22 febbraio Karatch ha ricevuto alla Camera dei Deputati il Premio internazionale Alexander Langer 2023 che mira a «sostenere e valorizzare individui e gruppi che, con coraggio, indipendenza di pensiero e radicamento sociale, sono in grado di affrontare le crisi attuali, promuovendo diritti umani, politiche di pace, democrazia, convivenza, e lotta contro discriminazioni, difesa dell’ecosistema e ricerca di vie per una conversione ecologica».

L’evento in programma giovedì 29 febbraio a Verona è stato presentato lunedì in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessore alla memoria e ai diritti umani Jacopo Buffolo, Mao Valpiana del Movimento Nonviolento (che sarà moderatore dell’incontro), Caterina Del Torto della Fondazione Alexander Lager e Antonio Soffientini di Arena di Pace 2024. «L’impegno a favore dei diritti umani dell’attivista bielorussa Olga Karatch è rivolto principalmente in difesa di obiettori di coscienza, disertori e renitenti alla leva bielorussi - ha detto Mao Valpiana -. Un’azione attraverso la quale Olga ci sta informando che si sta preparando un secondo fronte di invasione e aggressione nei confronti dell’Ucraina da parte della Bielorussia, su spinta di Putin verso Lukashenko. Olga ha denunciato e documentato la militarizzazione completa della società bielorussa in corso, - ha evidenziato lo stesso Mao Valpiana -  in particolare verso i bambini. Dal 2022 il ministero della difesa bielorusso ha realizzato dei campi scuola/addestramento militare per milioni di bambini e bambine, ne sono stati coinvolti 18 mila. Di questi 2 mila sono già stati selezionati per un addestramento all’uso delle armi. Una cosa folle, che va contro tutte le convenzioni internazionali in difesa dei minori. Olga ha documentato tutto, e ne parlerà nell’incontro di giovedì sera», ha preannunciato Valpiana.

Caterina Del Torto ha quindi ricordato: «Il Premio internazionale Alexander Langer esiste dal 1997 e intende valorizzare e sostenere le persone e i gruppi che contribuiscono con il loro operato a mantenere viva l’eredità del pensiero di Langer e proseguire nel suo impegno civile e politico. Per questo si premiano soggetti che con scelte coraggiose e indipendenze di pensiero capaci di illuminare situazioni problematiche e di presentare soluzioni alternative per affrontare le crisi oggi in corso. Il comitato scientifico ha scelto di assegnare il premio a Olga in quanto attivista per i diritti umani, riconoscendone il lavoro contro la guerra, i diritti delle donne e il cambiamento democratico in Bielorussa».

Antonio Soffientini ha aggiunto: «Quella di giovedì sera sarà una tappa del percorso alla preparazione ad Arena di Pace. Olga è testimone di cosa vuol dire lottare per la pace ed essere pacifisti. Il 17 e 18 maggio Verona sarà la capitale della pace. Tutti i movimenti della società civile organizzata si incontreranno. Il 17 maggio ci sarà l’incontro con i delegati, i vari gruppi e movimenti presenti. Ad oggi ci sono quasi 415 delegati partecipanti, di cui 280 da fuori Verona e 6 dall’estero. Finora ad Arena di Pace hanno aderito all’invito di Papa Francesco più di 160 organizzazioni e movimenti. Quando il 18 maggio papa Francesco se ne andrà non finirà tutto ma anzi, proprio da quel momento il pensare alla pace dovrà continuare a coinvolgere tutta la città».

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