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Navigazione sicura e porti sul Garda: quasi 5 milioni per gli 8 Comuni veronesi

«Si tratta di risorse preziose che andranno a beneficio della sicurezza della navigazione sul lago sia a fronte del crescente flusso di turisti sia per il potenziamento del trasporto ordinario, a cominciare dalle zone portuali, oltre che a favore delle attività commerciali che gravitano attorno al porto», ha spiegato l'assessore regionale De Bert

«Grazie agli accordi di programma che abbiamo sottoscritto oggi con gli 8 Comuni della sponda veneta del Lago di Garda, nei quali è previsto un cofinanziamento regionale di 3,7 milioni di euro, saranno investiti complessivamente più di 4,8 milioni di euro per la messa in sicurezza e a sostegno della navigazione interna delle zone portuali lacustri. Si tratta di risorse preziose che andranno a beneficio della sicurezza della navigazione sul lago sia a fronte del crescente flusso di turisti sia per il potenziamento del trasporto ordinario, a cominciare dalle zone portuali, oltre che a favore delle attività commerciali che gravitano attorno al porto».

Lo ha detto la vicepresidente regionale e assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, che venerdì 3 novembre, nella sede della Dogana Veneta di Lazise ha incontrato gli amministratori degli 8 Comuni veneti che si affacciano sul Benaco (Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Malcesine e Brenzone sul Garda) in occasione della sottoscrizione di altrettanti accordi di programma promossi dalla Regione del Veneto per la messa in sicurezza e il sostegno alla navigazione interna del lago.

«I Comuni rivieraschi hanno ricevuto dalla Regione la delega per la gestione, la vigilanza ed il rilascio delle concessioni demaniali – precisa la vicepresidente De Berti –. I fondi regionali sono stati indirizzati a loro con la clausola della compartecipazione alla spesa per non meno del 30% del contributo assegnato. Tale somma sarà utilizzata, ora, per interventi di dragaggio dei fondali per garantire l’accessibilità alle zone portuali, per la posa della segnaletica per la navigazione interna, per lavori di manutenzione straordinaria come, ad esempio, opere di adeguamento e ripristino dei moli, delle banchine, dei piazzali, delle catenarie e delle pavimentazioni, ma anche per impianti per la sicurezza e l’accessibilità nautica. Ciascun Comune potrà progettare ed affidare i lavori entro un anno a partire da oggi».

All'incontro erano presenti anche le forze dell'ordine (guardia costiera, polizia di stato, guardia di finanza, polizia provinciale e locale, vigili del fuoco, croce rossa italiana) e le associazioni di categoria per fare il punto sui temi della sicurezza della navigazione relativa alla stagione balneare 2023 e definite le strategie per i servizi di pronto intervento, soccorso e vigilanza all'utenza nautica con particolare riguardo alla stagione 2024.
A margine dunque l'assessore De Berti si è rivolta alle forze dell'ordine: «Un grazie particolare alla Comunità del Garda ed alla guardia costiera per la presenza e il prezioso ruolo di coordinamento delle forze dell’ordine per l'indispensabile attività a salvaguardia della sicurezza e del soccorso in un'area così delicata come il lago di Garda. Anno dopo anno la cornice lacustre gardesana si conferma come una delle mete turistiche più apprezzate della Regione, con oltre il 7 per cento delle presenze in più nel 2023 rispetto al periodo pre Covid. Per tale motivo la sicurezza nautica deve restare una priorità, alla stregua di altri servizi a disposizione di turisti, residenti e lavoratori, per la quale la Regione conferma il proprio impegno».

«Come macchina organizzativa regionale ce la mettiamo tutta», ha aggiunto De Berti in relazione all’esito delle importanti attività illustrate dalla guardia costiera effettuate nel 2023: «A volte, purtroppo, accadono eventi tragici di fronte ai quali non possiamo fare nulla se non continuare il lavoro di confronto con il territorio per migliorare e mettere in campo tutte le azioni possibili affinché questi fatto drammatici non accadano più».

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