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M'illumino di meno, Regione e comuni aderiscono. Monumenti e sedi istituzionali al buio

A Venezia, Palazzo Balbi ed altri edifici della Regione spegneranno le luci per almeno un'ora. Nel Veronese, Castello di Montorio, Villa Balladoro e non solo senza illuminazione

Oggi, 16 febbraio, la Regione Veneto e tanti altri enti locali partecipano alla "Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili: M’illumino di meno". Dalle 20.30 alle 21.30 di questa sera, saranno spente le luci di Palazzo Balbi, delle sedi veneziane della Regione, di Villa Contarini di Piazzola sul Brenta e del Mastio Federiciano. «Abbiamo inoltre invitato anche tutti i dipendenti regionali a contribuire all’iniziativa limitando i consumi energetici, spegnendo luci e attrezzature durante la propria pausa pranzo. Un segnale per dimostrare l’attenzione della Regione alle tematiche legate al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei consumi», ha dichiarato l'assessore regionale Francesco Calzavara.

Dalle 20.30 tutte le luci esterne di Palazzo Santa Lucia, Palazzo Balbi, Palazzo Linetti, Palazzo Sceriman, Palazzo Rio Novo, Palazzo Rio Tre Ponti, di Villa Contarini e del Mastio Federiciano, resteranno spente per almeno un'ora. «Dal 2021 abbiamo istituito un’unità organizzativa dedicata agli acquisti sostenibili e alla promozione delle iniziative regionali sul "green public procurement" - ha detto ancora Calzavara - Abbiamo nominato l'energy manager regionale, figura che individua azioni, interventi, procedure e quanto necessario per promuovere l’uso razionale dei consumi. Infine, grazie alla legge regionale che promuove le comunità energetiche, stiamo cercando di portare avanti una vera e propria politica regionale sulle energie rinnovabili. Oltre alla quota di energia necessaria per l’autoproduzione, quella in surplus chiediamo che venga ceduta a beneficio di palestre, case di riposo e luoghi pubblici. La vera sfida è introdurre questa politica nei comuni con meno di 5mila abitanti che in Veneto significa sensibilizzare il 52% dei comuni. Una iniziativa che permette di mettere in rete risorse sotto la regia della Regione».

Claudia Annechini

Ma anche il Comune di Verona si "illumina di meno" e tra gli edifici che saranno spenti questa sera c'è anche il castello di Montorio. «Il Castello di Montorio è un monumento simbolo della nostra circoscrizione proprio per la sua posizione sulla cresta della dorsale che divide la Valpantena e la Valsquaranto - ha spiegato spiega la presidente dell'ottava circoscrizione Claudia Annechini - Spegnerne le luci, seppur temporaneamente, è un invito rivolto a tutti i cittadini della comunità residente a riflettere su cosa significhi e cosa comporti il consumo energetico. È un'azione semplice e puntuale, che si spera possa avere un effetto a lungo termine sugli stili di vita che conduciamo».

Villa Balladoro Povegliano

Mentre, tra i monumenti delle provincia di Verona che questa sera non saranno illuminati c'è Villa Balladoro, a Povegliano Veronese. E sempre a Povegliano, i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia Monsignor Bressan oggi pranzano a lume di candela. Ed anche e luci della biblioteca comunale saranno spente. La sindaca Roberta Tedeschi ha commentato: «L'adesione a M’illumino di meno rappresenta un ulteriore passo per far quanto è possibile per preservare le risorse per le future le generazioni e far crescere la cultura del risparmio inteso come investimento. Per questo motivo, oltre a spegnere le luci dell’edificio simbolo di Povegliano, Villa Balladoro, abbiamo deciso di coinvolgere tutta la cittadinanza invitando a mettere in atto semplici gesti verso una sostenibilità ambientale».

Infine, anche l'università di Verona prosegue nella direzione della sostenibilità energetica, ecologica ed economica. Riduzione delle emissioni e contenimento dei costi erano alcuni degli obiettivi che il rettore Pier Francesco Nocini aveva indicato come centrali sin dall'inizio del proprio mandato. E il raggiungimento di questi scopi nel 2022, soprattutto in questa fase di caro energia, è stato possibile grazie all'impegno della comunità universitaria.
Studentesse e studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo hanno aderito alle campagne di sensibilizzazione ed i primi risultati sono Incoraggianti. La diminuzione delle ore di funzionamento degli impianti di condizionamento, il controllo delle temperature, la riduzione dell'illuminazione negli spazi comuni sono solo alcuni esempi delle iniziative messe in atto in questa direzione. L'effetto benefico di queste azioni ha portato a una riduzione del 10% del consumo di energia elettrica nel secondo semestre del 2022 rispetto ai dati (sempre del secondo semestre) del periodo 2016-2021. Le emissioni sono diminuite di 470mila kilowattora, pari a un risparmio economico di circa 250mila euro. Rispetto al consumo di gas metano i dati del secondo semestre 2022 rispetto a quelli del periodo 2015-2021 evidenziano una riduzione di emissioni del 22% (pari a meno 230mila standard per metro cubo) per un risparmio economico di circa 300mila euro. «Questi risultati - ha commentato il rettore - confermano che l'università di Verona è un ateneo in piena transizione ecologica e offrono un piccolo ma significativo contributo all'alleggerimento dei costi a carico della finanza pubblica in un periodo particolarmente delicato».

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