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Hostaria si prepara ad accendere ancora il centro di Verona: biglietti in vendita

La manifestazione si terrà nel centro storico del capoluogo scaligero dal 13 al 15 ottobre con diverse novità ed un programma che verrà svelato nei prossimi giorni

Si scaldano i motori, la macchina organizzativa della più grande festa del vino di Verona è partita. Dal 13 al 15 ottobre torna, tra le vie e le piazze del centro storico, "Hostaria", il festival che coniuga l’enologia alla cultura, sposando ogni anno una causa sociale. La manifestazione, giunta alla nona edizione, guarda al futuro pronta a celebrare il suo decimo anniversario. Una vera e propria cittadella per intenditori e wine-lovers, dove alcune vie saranno ribattezzate per l’occasione, come la frequentatissima via Roma che per tre giorni diverrà “La via dei rossi di Toscana”.

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Tra le novità 2023 le "chicche" incluse nel biglietto. Assieme ai classici token, ce ne saranno alcuni di speciali che daranno diritto a degustazioni guidate con l’oste, ad un piatto gastronomico da passeggio o a cicchetti gluten free. Un’attenzione particolare sarà poi rivolta ai prodotti locali e di qualità. Saranno presenti, infatti, anche le "sbecolerie", assaggini rigorosamente a chilometri zero: dai tortellini di Valeggio, alla pearà, dal risotto, agli arancini con i bisi di Colognola. Nell’ampio calendario di attività, i laboratori didattici del Consorzio Monte Veronese. E, come ogni anno, riflettori accesi sul bere consapevole, grazie ad una speciale convenzione con Atv, aggiungendo solo un euro al prezzo del biglietto, sarà possibile avere un abbonamento giornaliero alle linee urbane per spostarsi in modo sostenibile, senza usare l’auto.

Oltre 350 le referenze vinicole presenti alla tre giorni, consorzi e cantine da tutta Italia, con un focus speciale ai piccoli produttori di Toscana ai quali sarà dedicata una intera via. E poi dalla Puglia e dal Friuli, per scoprire i tesori enologici nascosti d’Italia. In primis ovviamente spazio al territorio veneto, prima regione vitivinicola del Paese.

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BIGLIETTI - Le prevendite sono aperte sul sito www.hostariaverona.com. Disponibile il biglietto classico che dà diritto a 8 token degustazione, 2 chicche, calice e taschina, per un totale di 18 euro, che diventano 19 se si aggiunge l’abbonamento giornaliero all’autobus urbano. E poi il biglietto di coppia a 23 euro (sempre con la possibilità di aggiungere il trasporto urbano) con due dolcezze offerte da Forno Bonomi. L’acquisto in prevendita permette non solo di risparmiare ma anche di saltare la coda nei giorni di manifestazione.

CULTURA E SOLIDARIETÀ - Anche quest’anno il Festival avrà un ricco programma di eventi e iniziative. Non solo cultura enologica ed enogastronomica, ma anche cultura come espressione del contesto storico-architettonico in cui si svolge la manifestazione, cultura come arricchimento intellettuale grazie agli ospiti e agli incontri in programma, cultura della convivialità, con il clima di condivisione e divertimento che per tre giorni anima la città, e cultura della solidarietà. Il programma verrà svelato nelle prossime settimane. Confermata, invece, la cittadella Slow Food, un’area esclusiva in piazza dei Signori, sotto la Loggia Antica, dove “buono, pulito e giusto” si incontrano in sapori da conoscere, scoprire e salvare, quelli dei prodotti selezionati dei Presidi Slow Food della provincia di Verona e non solo. E la presentazione in anteprima di Slow Wine, la guida ai vini d’Italia di Slow Food che ha rivoluzionato il mondo del vino.

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VOLANO PER L'ENOTURISMO, IL FASCINO DEI PICCOLI PRODUTTORI - Hostaria rappresenta anche l’occasione eletta per coniugare la bellezza paesaggistica alla wine-passion, il momentum per dialogare con i piccoli produttori, sempre più ricercati dai viaggiatori eno-appassionati. È quanto emerso anche dall’indagine realizzata da Nomisma-Wine Monitor per Movimento Turismo del Vino, Città del Vino, Donne del Vino presentata a Vinitaly 2023. La tipologia di cantina turistica più diffusa in Italia è infatti quella piccola e familiare (39% del totale), seguono le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) e imprese con marchio famoso o storico (12%). La ricerca Nomisma ha acceso i riflettori su un aspetto importante, che riguarda il ruolo delle donne nell’offerta e nella domanda enoturistica. Infatti, benché le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della wine hospitality è soprattutto femminile (73%).

«Il Festival si conferma tra i più importanti luoghi d’incontro per wine lovers e operatori vitivinicoli, coinvolge esercenti e ristoratori del centro e alimenta il turismo – afferma Alessandro Medici, presidente dell’Associazione Hostaria -. La tre giorni offre a tutti la possibilità di vivere in maniera differente il centro storico. Il Festival e i suoi eventi, infatti, sono gratuiti e da sempre attenti a coniugare l’enogastronomia con l’arte e la solidarietà. Il vino è una delle eccellenze italiane nel mondo, noi cerchiamo di mettere insieme i piccoli produttori e di fare cultura per tutti».

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