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Il Comune acquista le azioni da Agsm-Aim, Amia è in-house

Approvata la delibera dal consiglio comunale. Tommasi: «Assunzione di responsabilità collettiva per far funzionare meglio servizi che vorremmo diventassero un fiore all’occhiello»

Amia non è più un'azienda del gruppo Agsm-Aim ma è diventata una società direttamente controllata dal Comune di Verona. Un altro atto di questo passaggio è arrivato ieri, 23 novembre, con il voto del consiglio comunale. Con 30 voti favorevoli, all'unanimità, è stata data attuazione alla delibera che individua la modalità in-house per la gestione dei rifiuti e la manutenzione delle aree verdi cittadine. Tecnicamente, è uno degli ultimi passaggi politico-amministrativi del processo di trasformazione di Amia Verona in AmiaVr, con l’acquisizione al 100% da parte della newco comunale, attraverso l'acquisto delle azioni di Amia Verona Spa, nel limite di prezzo massimo di 15.045.505 euro.

Si completa così il percorso di acquisizione di Amia Verona divenuta società in-house per garantire un maggiore controllo sulla società da parte dell’ente comunale e migliorare gli standard nei servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti urbani, oltre che della gestione del verde cittadino. «Siamo arrivati alla discussione e approvazione della delibera che segna un passo importante per la nostra azienda che curerà la manutenzione del verde», ha spiegato il sindaco Damiano Tommasi, che ha ricordato i passaggi principali dell'iter «avviato l’anno scorso con la costituzione della newco, seguito dall’operazione di Agsm-Aim di scissione dell’azienda e scorporazione delle varie partecipazioni nel gennaio di quest’anno. Nel frattempo abbiamo continuato l’esecuzione della delibera che conferma l'in-house, che rafforza il patrimonio di AmiaVr e l’incorporazione di Amia Verona in AmiaVr dopo l’acquisizione delle azioni. Si è quindi provveduto a verificare la sostenibilità finanziaria dell’operazione alla luce delle nuove dinamiche di mercato. Con questa delibera approviamo l’acquisto delle azioni di Amia Verona per un prezzo massimo di circa 15 milioni di euro, il rafforzamento patrimoniale avverrà con il conferimento di 4 milioni di euro come deliberato dal consiglio comunale e approviamo le modifiche dello statuto di Amia Verona. L'operazione è un’assunzione di responsabilità in continuità con la precedente amministrazione, ora siamo noi a prendere in mano il controllo di un’azienda che si occupa di servizi molto impattanti sulla vita dei cittadini e delle cittadine e ci auguriamo che sia un’assunzione di responsabilità collettiva per far funzionare meglio servizi che vorremmo diventassero un fiore all’occhiello per l’amministrazione. Questa è la sfida che ci coinvolge tutti e questi passaggi, se pur formali, rappresentano un atto di fiducia anche nei confronti dei dipendenti dell’azienda».
L'assessore all'ambiente Tommaso Ferrari ha sottolineato che: «A valle dell’acquisto, la vera partita sarà poi l’affidamento in-house dei servizi e il rispetto degli obiettivi previsti dall’Autorità di Bacino. Obiettivi che sono dettati da scelte politiche ma anche normative e che devono rispondere anche a criteri di trasparenza e di miglioramento continuo del servizio. La percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Verona è ancora troppo bassa e ciò comporta maggiori costi di gestione. Quanto all’affidamento dei servizi avverrà in tempi stretti».

Voto favorevole dalle opposizioni, ma il consigliere comunale Paolo Rossi di Verona Domani ha voluto evidenziare «la lungaggine del percorso di in-house, di sperpero di denaro pubblico per consulenze inutili, il decadimento del servizio registrato negli ultimi mesi e la mancanza di partecipazione delle minoranze». Mentre l'ex sindaco Federico Sboarina, consigliere di Fratelli d’Italia, ha aggiunto: «L'assessore Ferrari è stato a suo tempo l’unico strenuo oppositore di Amia in-house, questa si chiama incoerenza. Questo, insieme ad altri esempi, è il segno che questa amministrazione non ha alcuna rotta e questo mi preoccupa».
Dalla maggioranza, però, Fabio Segattini del Partito Democratico ha replicato: «Mi pare che più delle chiacchiere servano numeri, questa città è l’ultima del Veneto per raccolta differenziata, chi ha governato prima di noi ha portato a pezzi questa azienda. Siamo consapevoli che quello fornito fino ad oggi non è un servizio adeguato alla città di Verona, ma è colpa di chi la lasciato a pezzi l’azienda. Chiediamo che si inverta completamente il servizio perché questo è un settore davvero strategico per il territorio». E Pietro Trincanato di Traguardi ha spiegato: «Governare significa avere responsabilità nei confronti della città, di chi la abita e di chi lavora nelle sue aziende, mettendo da parte l’orgoglio personale e i dubbi legittimi per lavorare affinché la nuova azienda in-house offra finalmente alla città quella visione strategica che fino ad oggi è mancata su un ambito tanto prossimo alla quotidianità dei cittadini quanto tecnico».

NON SOLO AMIA

La delibera di Amia è stata la più importate tra quelle votate ieri dal consiglio comunale. Un consiglio che però si è occupato anche del bilancio. Con 23 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astenuto, è stata infatti approvata la delibera di assestamento definitivo del bilancio 2023, con l’ultima variazione dell’anno.
Fra le principali variazioni, le nuove entrate registrate nell’ambito dei servizi sociali. In particolare: il finanziamento da parte del Ministero dell'interno e Ministero per la disabilità per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità per un importo complessivo di 368mila euro. Inoltre, le risorse da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali quale quota povertà estrema del Fondo Povertà 2021 per l’ambito sociale per un importo di 158.911 euro. Maggiori entrate anche da parte della Regione Veneto per la prosecuzione delle misure finalizzate all’inclusione e al reinserimento sociale e lavorativo per 600mila euro. Dalla Fondazione Cariverona, invece, per la realizzazione del progetto "La Comunità al Centro" sono stati messi a bilancio del Comune 92mila euro, di cui 47mila per il 2024 e 45mila esigibili nel 2025.
Fra i principali interventi inseriti nell’annualità 2023, con un valore complessivo di intervento di 1.087.000 euro, finanziato con apporto di capitali privati, la realizzazione di itinerario ciclabile previsto nel Pums da Via Palazzina a Porta Vescovo.

«Stiamo già discutendo il bilancio di previsione 2024 nelle circoscrizioni che poi arriverà nelle commissioni consiliari - ha spiegato l'assessore al bilancio Michele Bertucco - Sarà un bilancio importante che voliamo approvare entro il 31 dicembre e che darà benefici immediati».

Con 23 voti favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto e 4 non espressi, l’aula consiliare ha inoltre approvato la legittimità di debito fuori bilancio per la copertura di un’indennità di esproprio, pari a 702.768, in favore della società Cercola a seguito del giudizio espresso dalla Corte d’Appello di Venezia. Il procedimento espropriativo è stato effettuato dal Comune di Verona per la realizzazione della filovia. Il giudizio è pervenuto a seguito del ricorso avanzato dalla Cercola contro la proposta di indennità provvisoria di esproprio definita dal Comune di Verona, e confermata anche dalla commissione provinciale espropri, per complessivi 23.509 euro.

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO

È stata approvata, con 28 voti favorevoli, la mozione che impegna il Comune a seguire l'iter per l'istituzione di Verona come Città Metropolitana.
Alla luce delle risposte e proposte di soluzioni ricevute in aula, la mozione a firma del consigliere Paolo Rossi, che chiedeva la messa in sicurezza dell’edificio abbandonato in Via Verga è stata ritirata.
Con 23 voti a favore è stata approvata la mozione che nell’ambito del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) impegna il Comune a dotare la direzione "Attuazione urbanistica Peba" di personale tecnico adeguatamente formato, in numero congruo affinché sia possibile monitorare con maggiore efficacia gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, prevedere la realizzazione di una banca dati relativa alle barriere architettoniche alimentabile con modalità partecipativa dalla cittadinanza.
Approvato, con 20 voti a favore, l'ordine del giorno sul disegno di legge di bilancio 2024 che propone l’azzeramento dei tagli di risorse previsti per Comuni, Province e Città Metropolitane e che sia garantita l’annullamento degli effetti della perequazione. Inoltre che sia consentito agli enti l’utilizzo delle economie di gara derivanti dai ribassi d’asta per i progetti del Pnrr, al fine di concorrere ad affrontare gli aumenti dei costi che si devono sostenere.

E ad inizio seduta si è tenuta la commemorazione dell’ex consigliere comunale Rino Maccacaro, scomparso poche settimane fa.

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