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Morti bianche, Cgil: «La sicurezza sia la priorità in ogni luogo di lavoro»

Il sindacato ha espresso cordoglio e vicinanza ai famigliari del lavoratore vittima dell'incidente mortale di Brentino Belluno, mentre all'operaio rimasto infortunato a Sommacampagna hanno augurato che possa riprendersi al più presto

Solo nei primi due mesi dell'anno in Veneto, quattordici morti sul lavoro (di cui tre in provincia di Verona) ed un numero di infortuni in crescita rispetto allo stesso periodo del 2018. E poi ci sono i casi che hanno aperto questo mese di aprile nel Veronese, l'operaio rimasto ferito in maniera preoccupante all'Interporto di Sommacampagna e un altro lavoratore di 59 anni, padre di quattro figli, che ha perso la vita in un cantiere di Brentino Belluno. «Non è più ammissibile che la provincia di Verona, tra le più ricche del nostro paese, continui ad essere martoriata da questi tragici eventi - scrivono i segretari provinciali del sindacato Cgil e delle categorie Fillea e Filt - Ribadiamo con fermezza che la sicurezza deve essere la vera priorità in qualsiasi posto di lavoro, soprattutto nei settori delle costruzioni e della logistica che da troppo tempo hanno il triste primato in questa mortificante classifica».

I sindacati hanno espresso cordoglio e vicinanza ai famigliari del lavoratore vittima dell'incidente mortale, mentre all'operaio rimasto infortunato hanno augurato che possa riprendersi al più presto. Le dinamiche degli incidenti saranno certamente vagliate ed eventualmente perseguite dalle autorità, ma Cgil, Fillea e Filt non vogliono accettare la "logica della fatalità", e cioè arrendersi all'idea che infortuni e morti bianche non si possano azzerare o almeno limitare. «Gli strumenti e le modalità per salvare vite umane nei luoghi di lavoro ci sono, vanno soltanto ricercati e applicati, magari iniziando dalla formazione dei datori di lavoro e dei responsabili di cantiere, per primi, e di tutti i lavoratori poi - scrivono i sindacati - Bisogna pretendere che in tutti i luoghi di lavoro vengano eletti i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza e fornire loro tutti gli strumenti affinché possano svolgere con competenza e autorevolezza questo delicatissimo compito».

Altrettanto fondamentale è la diffusione e condivisione di una forte cultura del rispetto delle persone e della loro salute, diventata oggi davvero indispensabile soprattutto nei luoghi di lavoro - concludono Cgil, Fillea e Filt - Per evitare il ripetersi di queste tragedie serve altresì aumentare i controlli nei cantieri, ad oggi piuttosto modesti per carenza di personale ispettivo, e applicare severamente le procedure per esigere il rispetto delle norme che tutelano la sicurezza.

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