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Morti sul lavoro, nei primi due mesi dell'anno 14 decessi in Veneto

La maglia nera regionale spetta a Vicenza che a gennaio e febbraio ha contato cinque vittime sul lavoro. La provincia di Verona è seconda con tre

La statistica non conteggia ancora l'incidente mortale avvenuto ieri, 3 aprile, a Brentino Belluno, né l'infortunio di martedì 2 aprile avvenuto all'Interporto tra Verona e Sommacampagna. L'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre ha reso note le statistiche sulle morti sul lavoro avvenuti nei primi due mesi del 2019; cifre che si basano sui dati dell'Inail.

Il Veneto continua ad essere sul podio, tra le regioni italiane che contano il maggior numero di morti bianche. A gennaio e febbraio di quest'anno, sono dodici i lavoratori morti in Veneto, a cui si aggiungono i due deceduti nel tragitto casa-lavoro. Il Veneto è terzo nella graduatoria nazionale per numero di vittime complessive dopo la Lombardia (21) e la Sicilia (13). Il Veneto sale addirittura al secondo posto quando si rilevano esclusivamente gli infortuni verificatisi in occasione di lavoro, senza contare dunque quelli in itinere. Proprio le morti in occasione di lavoro in Veneto sono aumentate rispetto allo scorso anno quando a fine febbraio se ne registravano 8. A diminuire, invece, sono stati gli infortuni mortali in itinere passati da 7 a 2.

La maglia nera in Veneto spetta a Vicenza che in due mesi conta 5 vittime sul lavoro. Seguono Verona (3), Padova e Treviso con 1 vittima. Un infortunio in itinere viene rilevato nella provincia di Venezia e 1 in provincia di Treviso.

Ad aumentare in modo significativo sono poi gli infortuni che passano da 11.335 a 11.935.

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