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Bigon: «Carenza di medici all'ospedale Fracastoro. Ne mancano 21»

Interrogazione all'assessore regionale Lanzarin dalla consigliera PD: «Attui con urgenza tutte le misure necessarie a garantire la piena attuazione delle schede di dotazione ospedaliera»

Con una interrogazione all'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon chiede quali azioni la Regione Veneto intende intraprendere per garantire l'applicazione delle schede ospedaliere del Fracastoro di San Bonifacio. «Mi sono pervenute segnalazioni che evidenzierebbero, se confermate, numerose carenze di personale medico», ha scritto Bigon nella sua interrogazione.

In particolare, secondo la consigliera del PD, all'ospedale di San Bonifacio risulterebbero mancare 21 medici, mentre altri 5 sarebbero in procinto di cessare il servizio tra agosto e settembre senza che siano previste sostituzioni. Nel reparto di pediatria ci sarebbero inoltre in corso 2 maternità non sostituite. E per puntellare l'organico ci sarebbero almeno 2 medici a gettone e 3 specializzandi.
«Le unità più in sofferenza risultano essere il pronto soccorso, dove sono presenti soltanto 11 medici dei 18 previsti in pianta organica, tra cui un medico a gettone e uno specializzando - ha elencato Bigon nella sua interrogazione - In gastroenterologia, su 7 medici previsti in pianta organica ne sono presenti soltanto 3. E nel laboratorio di analisi sono presenti soltanto 2 medici sui 5 previsti. In medicina generale sui 9 medici previsti, ne risulta mancare uno, ma altri due cesseranno il servizio ad agosto senza che siano al momento previste sostituzioni. In cardiologia dei 13 medici previsti e presenti in pianta organica, due termineranno l’incarico a breve e uno ai primi di settembre. Anche in questi casi non sarebbero previste sostituzioni. Completano il quadro delle carenze di medici: due caselle vuote su 12 in geriatria; 3 su 18 in anestesia e rianimazione, dove già opera un gettonista; e una su 12 in ginecologia. La pediatria risulta al completo soltanto in virtù dell’impiego di due specializzandi, ma sarebbero in corso due maternità non sostituite. E il reparto di ematologia è attivo per 3 giorni alla settimana soltanto grazie al servizio di un medico proveniente dal Mater Salutis di Legnago».

«Il Fracastoro di San Bonifacio è ospedale di riferimento per oltre 123mila abitanti di 23 comuni dell’Est Veronese che già soffrono di carenze strutturali nella programmazione sanitaria - ha concluso la consigliera regionale - Il mancato rispetto delle schede ospedaliere in termini di dotazione di personale medico determina ulteriori enormi disservizi che rischiano di minare il diritto alla salute dei cittadini. All’assessora regionale alla sanità chiedo di verificare le segnalazioni e di attuare con urgenza tutte le misure necessarie a garantire la piena attuazione delle schede di dotazione ospedaliera».

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