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Anche Caprino approva la delibera per la candidatura del Monte Baldo al Patrimonio Unesco

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità lo schema di protocollo. Una decisione condivisa con i comuni di Ala, Avio, Brentonico, Mori, Nago-Torbole, Brentino Belluno, Brenzone sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine e Rivoli Veronese

Il Consiglio Comunale di Caprino Veronese ha approvato all’unanimità lo schema di protocollo a sostegno della candidatura del Monte Baldo per l’iscrizione al Patrimonio mondiale UNESCO. Una decisione condivisa con i comuni di Ala, Avio, Brentonico, Mori, Nago-Torbole, Brentino Belluno, Brenzone sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine e Rivoli Veronese.

La decisione arriva in seguito alla proposta inoltrata nel settembre scorso dalla Provincia autonoma di Trento alla Regione Veneto e ai Comuni sopraccitati.

«Una decisione ben valutata e ponderata», ha detto il sindaco di Caprino Veronese Paola Arduini che negli scorsi mesi ha partecipato a convegni ed incontri, sul tema, con amministratori del territorio baldense, sia trentini che veneti, organizzati anche dall’Associazione Monte Baldo Patrimonio dell’Unesco.
«L’unicità e l’universalità del nostro Monte Baldo - prosegue Arduni - da una parte contribuiranno a salvaguardare i suoi valori ambientali, culturali e paesaggistici e dall’altro rappresenteranno un valore aggiunto, un’opportunità e un volano di sviluppo socio economico importante per il territorio che sapremo sicuramente cogliere. Pregiarsi del riconoscimento Patrimonio dell’Umanità Unesco porta il nostro paese ad essere conosciuto in tutto il mondo».

Studi approfonditi e certificazioni frutto di convegni e analisi hanno dimostrato che il Monte Baldo possiede i presupposti per essere candidato a Patrimonio Mondiale dell’Umanità: dei dieci criteri richiesti, ne presenta ben tre (ne basterebbe uno solo). Due naturali: la biodiversità di specie animali e vegetali (con oltre 2000 specie botaniche e 25.000 specie microfaunistiche) e la presenza di endemismi unici, con decine di specie rare o presenti solo sul Baldo, la cui sopravvivenza è a volte minacciata. Il terzo criterio è culturale, riguarda cioè la nascita della botanica legata alla farmacologia, cioè della moderna medicina, che nel mondo ha avuto inizio sul Monte Baldo nel Rinascimento, prima con Calzolari e poi con tanti altri. Il progetto Patrimonio Unesco per il Baldo è per un riconoscimento misto, naturale e culturale, il primo in Italia e il 40° nel mondo.

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