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Attualità Ponte Crencano / Piazza Donatori di Sangue

Sessant'anni dopo anche Verona ricorda la catastrofe del Vajont, Dalle Pezze: «Vicenda ancora purtroppo attuale»

Lunedì 9 ottobre in occasione dell'anniversario, anche il sindaco di Verona Damiano Tommasi sarà presente alla cerimonia ufficiale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

«La sera del 9 ottobre 1963, la Valle del Piave veniva colpita da una delle peggiori catastrofi della storia recente d’Italia. Una enorme frana staccatasi dal Monte Toc, sulle Prealpi bellunesi fra il Friuli-Venezia Giulia ed il Veneto, sprofondava nel bacino artificiale del Vajont, appena realizzato mediante la costruzione di una diga da record». Viene ricordato così in una nota del Comune di Verona il drammatico episodio avvenuto oramai sessant'anni fa. Da Palazzo Barbieri poi aggiungono: «L’ondata di acqua generata dalla frana si riversava nella Valle del Piave portando morte e distruzione. Il paese di Longarone, situato allo sbocco della valle del Vajont, sotto l’enorme diga realizzata negli anni precedenti, venne cancellato dalla furia delle acque. Rimanevano solo fango e detriti. Il bilancio della catastrofe: circa duemila morti».

Il 9 ottobre l’Italia onora la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'uomo" e, in occasione del 60esimo anniversario, il racconto di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. «La storia del Vajont riporta non solo ciò che è accaduto sessant’anni fa, - sottolinea in merito la nota del Comune di Verona - ma quello che potrebbe accadere a noi su scala diversa, in un tempo assai più breve».

Sono tante le iniziative che in tutta Italia sono state promosse per l'occasione. Il sindaco di Verona Damiano Tommasi parteciperà alla cerimonia ufficiale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle ore 12 presso la Diga del Vajont, "Prima il fragore dell'onda, poi il silenzio della morte, mai l'oblio della memoria".

Sul territorio veronese, accanto all'evento al Teatro Nuovo che prevede il collegamento con l'opera di Marco Paolini, che da Longarone tiene lo spettacolo "VajontS23", la seconda circoscrizione si è impegnata con l'iniziativa dal vivo organizzata con il Limes Club Verona e il Lions Club Verona Arena, ovvero uno spettacolo teatrale a tre voci con la narrazione dei fatti della diga.

«A sessant’anni le vicende del Vajont sono ancora purtroppo attuali: è la storia di un rischio sottovalutato che negli anni a seguire si è ripetuta e continua a ripetersi, - ha detto Elisa Dalle Pezze, presidente della seconda circoscrizione di Verona - perché i cambiamenti climatici e i loro effetti ci impongono di cambiare passo e il 9 ottobre sarà un momento di riflessione sul presente oltre che sul passato. Ringrazio la parrocchia del Sacro Cuore in Pindemonte per l’ospitalità».

L’evento è incluso nella rassegna di incontri serali dal titolo "L’Uomo e il suo tempo", un percorso attraverso le molteplici dimensioni dell'uomo e della sua interazione con il mondo in continua evoluzione. La serata-evento, organizzata dalla seconda circoscrizione del Comune di Verona con il sostegno del Limes Club Verona e del Lions Club Verona Arena, si terrà il giorno 9 ottobre alle ore 20.45 nel Teatro Parrocchia del Sacro Cuore in Piazza Donatori di Sangue, 1 a Verona. L’ingresso è gratuito e aperto al pubblico.

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