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Marginalità e accoglienza invernale, il Comune amplia servizi e posti letto. Ceni: «Ci aspettiamo parecchie domande»

Il Piano di intervento scatterà dal 27 novembre. A Palazzo Barbieri l’incontro di coordinamento con tutti i soggetti coinvolti nel servizio di assistenza territoriale: «Rafforzati ulteriormente i servizi messi in campo dal Comune per l’accoglienza invernale delle persone che vivono in estrema marginalità»

La pianificazione dell’accoglienza invernale delle persone che vivono in estrema marginalità è stata al centro dell’incontro, realizzato giovedì 19 ottobre a Palazzo Barbieri, fra l’assessora alle politiche sociali e abitative Luisa Ceni e tutti i rappresentanti dei servizi istituzionali comunali, Ulss 9, agenzie del privato sociale e associazioni cittadine interessati dalle attività di assistenza in supporto al Comune. «Il Piano d’intervento, - viene annunciato in una nota - in linea con lo scorso anno, scatterà dal 27 novembre, a meno che non si raggiungano prima temperature rigide sotto lo zero, con interventi mirati fino al 30 marzo. Già previste proroghe del servizio in caso di necessità fino al 30 aprile 2024».

Secondo quanto è stato riferito da Palazzo Barbieri, complessivamente sono 265 i posti letto messi a disposizione quest’anno sul territorio cittadino per accogliere uomini e donne che versano in grave stato di difficoltà, privi di dimora e in strada. Di questi, in crescita, 180 per l’accoglienza "ordinaria" e 85 per quella "straordinaria".

«È un tavolo importantissimo - ha spiegato l’assessora Luisa Ceni - che teniamo periodicamente con gli enti del terzo settore che si occupano di marginalità, quindi di accoglienza delle persone più fragili e vulnerabili. Dedichiamo questo tavolo tutti gli anni, più o meno in questa stagione, per vedere come attrezzarci e come organizzare l’accoglienza per i dormitori di emergenza, quindi in aggiunta a quelli che normalmente sono previsti sulla città. L’incontro di oggi è un ulteriore confronto con tutti gli enti che collaborano con noi, per fare un bilancio su quanto è possibile mettere in campo e per tenere monitorata la situazione».

La stessa assessora Luisa Ceni ha poi rimarcato: «Ci aspettiamo parecchie domande e cerchiamo d’essere pronti nel caso in cui le temperature dovessero improvvisamente crollare, rendendo ancora più difficoltosa la sopravvivenza in strada. Verona ha fortunatamente un privato sociale straordinario, molto generoso e collaborativo. Inoltre, sono in corso i lavori di messa in uso della struttura di ICISS in Strada Monte di Villa a Quinzano, che potrebbe portare alla realizzazione di un’ulteriore bacino di accoglienza di circa altri 16 posti».

Piano d’intervento, utenza maschile

Stando ai dati forniti dal Comune di Verona, al Samaritano sono 45 i posti (5 posti in più aggiunti già da questa estate con l'entrata in vigore del nuovo albo di operatori qualificati). Al Camploy vi sono altri 40 posti: «Grazie alla recente ristrutturazione - viene spiegato in una nota - è ora possibile all'interno della struttura dell'asilo notturno Camploy prevedere una diversificazione delle accoglienze avendo realizzato oltre alle camere comuni anche spazi separati per poter garantire l'eventuale accoglienza di soggetti più fragili e con esigenze particolari».

In via Fedeli, a San Michele, ci sono poi 15 posti, mentri in via Spagnolo, a San Massimo, sono 22 i posti: «La struttura era stata chiusa a settembre per essere destinata ad altre progettualità a valenza sociale emerse dalle realtà associative del quartiere. Tuttavia - chiariscono sempre dal Comune di Verona - sarà possibile utilizzarla nuovamente nel corso della stagione invernale quale asilo notturno per garantire l’accoglienza visti i numeri importanti già in questo periodo dell’anno».

Ancora, a “Ca' d'inverno”, via Corbella, ci sono 24 posti per soggetti vulnerabili che necessitano di un’accoglienza anche diurna e di assistenza, in collaborazione con Caritas Il Samaritano: «Questa struttura - rilevano dal Comune - si conferma come una risorsa fondamentale per le persone senza dimora che in dimissione dagli ospedali non troverebbero, nell'accoglienza di bassa soglia, un adeguato contesto di ricovero per affrontare il periodo di convalescenza». L’assessora Luisa Ceni ha quindi ricordato: «Poche esperienze di questo tipo sono attive sul territorio nazionale, qui l'accoglienza avviene su segnalazione del Servizio sociale ospedaliero in stretto raccordo con i Servizi sociali comunali e gli operatori referenti del Samaritano».

Fra le strutture disponibili vi è anche quella in San Zeno in Monte dell’associazione Casa Nostra, con 20 posti. Vi sono poi i 18 posti al Centro Cooperazione Giovanile Internazionale, alla Casa Bertoni, in via Mazza. Alla Parrocchia Santa Maria Maddalena di Verona, al Saval, ci sono 3 posti e a “Ca' Buriana”, 15 posti nelle sale della Parrocchia di S. Giovanni Evangelista di via del Quadrato a Santa Lucia. Lo spazio è dedicato all’accoglienza notturna per interventi emergenziali di messa in sicurezza di persone senza dimora intercettate dalla polizia locale e dall'Unità di strada nel corso delle proprie attività serali/notturne.

Piano d’intervento, utenza femminile

Nell'asilo notturno in via Molise, gestito da Comunità dei Giovani, ci sono 10 posti e alla Casa Protezione della Giovane, in via Pigna, altri 3 posti su segnalazione dei Servizi sociali. Attraverso la Ronda della Carità, sono disponibili 4 posti alla “Casetta” di via Agrigento. Complessivamente, quindi, sono accessibili 17 posti letto.

Dal Comune di Verona ricordano inoltre che grazie all’albo di operatori qualificati per la fornitura di servizi di accoglienza, sono garantiti 51 posti residenziali in appartamenti di seconda accoglienza, per percorsi di aiuto a persone adulte senza dimora, forniti dagli enti del privato sociale: Comunità dei Giovani, Samaritano, Milonga, Self Help, Maddalena di Canossa. Il servizio di assegnazione dei posti sarà gestito dallo Sportello unico accoglienza che già coordina le richieste dei posti letto per l’accoglienza "ordinaria". All’interno di questo servizio, che prevede l’ascolto di chiunque senza dimora esprima il bisogno di un posto letto, lo sportello si attiverà, come per gli anni passati, in un’attività di "filtro" anche per il target di utenza di cittadini extracomunitari in possesso di un documento identificativo, ma privi di un permesso di soggiorno.

Gli altri servizi

Oltre ai posti in accoglienza, dal Comune di Verona fanno sapere che continuerà a funzionare il sistema delle mense gestite dal privato sociale. Agli ospiti degli asili notturni continuerà ad essere garantita la cena come nel periodo ordinario. Inoltre, l’Unità di Strada continuerà a svolgere l’azione di controllo e monitoraggio del territorio per attivare la messa in sicurezza delle persone in strada più vulnerabili grazie anche al consolidato coordinamento delle azioni realizzate dalla polizia locale e dall'associazione Ronda della Carità.

Per la prima volta sarà attivo durante la stagione invernale anche il servizio di Pronto Intervento Sociale per gli interventi in emergenza, che svolgerà un ruolo fondamentale su attivazione delle forze dell'ordine per le persone in strada, soprattutto minori e donne con minori. Questa stagione invernale, infine, vedrà la distribuzione, grazie ai fondi FEAD, di beni materiali di prima necessità quali coperte, kit per l'igiene personale, biancheria intima e calzature, per il tramite dei diversi enti che svolgono attività di erogazione servizi docce e interventi di bassa soglia.

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