Anche fonti archivistiche recentemente interrogate confermano che Verona ha uno di carnevali più antichi d'Italia. Risale infatti al XV secolo la più famosa manifestazione della festa scaligera, il Venerdì Gnocolar che un tempo si chiamava Venerdì Casolar.

Gli studi storici e archivistici sul carnevale veronese sono stati condotti da Claudio Bismara e sono stati raccolti nel volume intitolato "Il carnevale a Verona e nel suo territorio tra XV e XVI secolo: una storia documentata". La ricerca è stata presentata ieri, 17 dicembre, nella sede di Ater a Verona, alla presenza di Bismara, membro dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, di numerosi rappresentanti dei comitati cittadini del Carnevale Veronese, del presidente del Bacanal del Gnoco oltre che del centro di coordinamento delle maschere italiane Valerio Corradi, del cinque volte Papà del Gnoco Giovanni Carli e di Alverio Merlo, responsabile storico del Bacanal del Gnoco.

L'incontro è stato moderato dalla coordinatrice del Museo del Carnevale di Verona Rebecca Basso. E Valerio Corradi ha presentato un bilancio proprio del primo anno di apertura del museo intitolato Luigi "Ginetto" D'Agostino con sede nell'ex oratorio di Santa Maria della Giustizia Vecchia, in Piazza San Zeno.

Durante l'evento, Giovanni Carli, detto Balena, (video) ha raccontato aneddoti e curiosità del ruolo del sire del Carnevale Veronese, lui che ha vestito per cinque volte quella maschera.

Alverio Merlo ha invece ricordato le radici antiche del carnevale, festa che risale ad un'epoca pre-romana ed è poi proseguito nelle feste dedicate a Dionisio, dio del divertimento, poi a Bacco e fino al periodo umanistico e rinascimentale.

Infine, hanno portato il loro saluto ed il loro sostegno al carnevale l'onorevole Flavio Tosi, i consiglieri regionali Alberto Bozza ed Enrico Corsi, il presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini, il presidente di Ater Matteo Mattuzzi e la responsabile dell'Archivio Storico di Verona Chiara Bianchini.