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Cittadini rimasti senza medico di base, ecco il Servizio Medico Distrettuale

Il servizio è stato attivato dall'Ulss 9 Scaligera come soluzione temporanea alla carenza di camici bianchi. Girardi: «L'attività partirà in cinque comuni della provincia. Dall'1 ottobre se ne aggiungeranno altri, in base alle esigenze territoriali»

Oggi, 16 settembre, nel centro sanitario polifunzionale dell'ex ospedale Stellini di Nogara è stato presentato il Servizio Medico Distrettuale. Il progetto è stato attivato dall'Ulss 9 Scaligera per garantire l'assistenza primaria ai cittadini rimasti privi del medico di base. Il servizio è stato reso possibile grazie all'accordo siglato ad agosto con le organizzazioni sindacali dei medici di base Fimmg e Snami e alla stretta collaborazione con le amministrazioni locali. Si tratta di una misura straordinaria e temporanea per rispondere ai bisogni di quella parte di popolazione che al momento non riesce a trovare la disponibilità di un medico, in particolare nella Bassa e nell'Ovest Veronese.

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(Un ambulatorio del nuovo servizio)

Il Servizio Medico Distrettuale garantirà tutte quelle prestazioni di assistenza primaria generalmente fornite dal medico di base, come le prescrizioni di farmaci, le prestazioni strumentali e specialistiche, le certificazioni, le visite ambulatoriali e a domicilio.
Al bando indetto dall'Ulss 9 hanno risposto complessivamente 112 medici, di questi ne saranno incaricati poco più di 30 tra coloro che si sono dichiarati disponibili a prendere servizio. A partire dal 23 settembre, l’attività ambulatoriale sarà svolta da team di 3 o 4 medici per 10 ore al giorno, fino a 5 giorni a settimana, a seconda della sede.
Nella Bassa Veronese, il Servizio Medico Distrettuale verrà attivato in prima istanza nell'ex ospedale Stellini di Nogara (per un ambito che vede 2mila i cittadini attualmente senza assistenza) e a Legnago nella sede della Continuità Assistenziale Notturna in Via Ragazzi del '99, a Porto di Legnago (per circa mille persone al momento senza medico).
Nell'Ovest Veronese, il servizio verrà attivato nelle sedi della Continuità Assistenziale di Villafranca, presso l'ospedale Magalini; a Isola della Scala, presso l'ospedale in Via Roma 60; e a Sommacampagna, alla casa di riposo Campostrini di Via Matteotti; per un totale di circa 6mila cittadini.
L'attivazione di ulteriori sedi in provincia verrà programmata sulla base di eventuali carenze di medici dovute a pensionamenti o dimissioni.

L'accesso agli ambulatori sarà su prenotazione, prevedendo delle fasce orarie ad accesso libero. Il numero di telefono unico aziendale da contattare sarà attivo da lunedì 19 settembre ed è 045 610 6373. Ulteriori informazioni, recapiti e orari di apertura delle sedi saranno pubblicati sul sito dell'Ulss.

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(La presentazione del servizio)

Il nuovo servizio è stato illustrato dal direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e dalla direttrice sanitaria Denise Signorelli, insieme al sindaco di Nogara Flavio Pasini e ai medici Claudio Coppo e Gabriele La Rosa. Alla presentazione hanno partecipato anche il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, il sindaco di Minerbe Andrea Girardi, il sindaco di Isola della Scala Luigi Mirandola, il sindaco di Sommacampagna Fabrizio Bertolaso, il sindaco di Villa Bartolomea Andrea Tuzza, il sindaco di Villafranca di Verona Roberto Dall’Oca, il sindaco di Gazzo Veronese Stefano Negrini e il vicesindaco di Malcesine Livio Concini.

«Questo servizio è certamente una soluzione eccezionale, sebbene necessaria per risolvere in via temporanea il problema della mancanza di medici di base in determinati ambiti carenti - ha spiegato Girardi - La priorità restano sempre gli investimenti negli incarichi di nuovi medici di medicina generale, per garantire l'assistenza primaria in tutta la provincia. Tuttavia, l'attivazione di questo servizio è una risposta importante a un problema che riguarda molti cittadini e purtroppo diffuso a livello regionale e nazionale. Ringrazio per questo i tanti medici che hanno risposto al bando dando la loro disponibilità, i sindacati Fimmg e Snami, tutti i sindaci e le amministrazioni comunali coinvolte, oltre al nostro personale, per averlo reso possibile. L’attività partirà inizialmente in cinque comuni della provincia. Dall'1 ottobre se ne aggiungeranno altri, in base alle esigenze territoriali. Si tratta infatti di uno strumento flessibile, attivabile in caso di necessità fino all’individuazione di un nuovo medico di medicina generale in grado di garantire l'assistenza ai cittadini rimasti scoperti».
«È bene sottolineare che il progetto è ancora in fase sperimentale - ha aggiunto la dottoressa Signorelli - Nelle prossime settimane alcuni aspetti, come le fasce orarie o le sedi potrebbero essere rivisti. Trovare soluzioni flessibili, insieme alle amministrazioni locali, è la migliore soluzione per tamponare la crisi delle professioni sanitarie nei prossimi mesi».
«Si tratta del primo progetto di questo tipo a livello regionale e forse anche nazionale - ha concluso il sindaco di Nogara Flavio Pasini - e noi amministratori non possiamo che ringraziare l'Ulss 9 per questo importante impegno».

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