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Tra guerre e tensioni internazionali, l'export veronese regge

Esportazioni stazionarie nel 2023, ma in un contesto pieno di difficoltà. Riello: «Se calassimo i dati attuali in un contesto di normalità congiunturale e geopolitica la situazione sarebbe rosea»

Le esportazioni veronesi sono state stazionarie nel 2023, raggiungendo comunque un valore di 15,4 miliardi di euro. La provincia scaligera ha registrato un aumento dello 0,5% a fronte del calo del dato veneto dello 0,3% e della media nazionale dello 0%. Stazionarie anche le importazioni a 20 miliardi di euro (-0,1%), un performance superiore a quella regionale (-11,8%) e italiana (-10,4%).

«Il dato 2023 va letto in positivo - ha spiegato nel video il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello - se consideriamo che usciamo da un 2022 di forte ripresa e da un primo semestre dello scorso anno di crescita. Si è verificato un rallentamento nella parte finale del 2023, ma è fisiologico. L’economia veronese risente di un rallentamento che caratterizza l’economia mondiale, la guerra in Ucraina ha azzerato le relazioni commerciali con la Russia, la guerra di Gaza ha ulteriormente aumentato i costi della logistica. Non dimentichiamo poi che il nostro primo partner economico, la Germania, sta affrontando una crisi senza precedenti recenti. Se calassimo i dati attuali in un contesto di normalità congiunturale e geopolitica la situazione sarebbe rosea, le nostre imprese stanno affrontando bene questo difficile momento».

Tabella Camera di Commercio di Verona - Export 2023 primi dieci prodotti

I dati elaborati dal servizio studi e ricerca della Camera di Commercio mostrano che l'agroalimentare rimane la prima voce dell’export veronese con un peso sul totale del 27,7%. Sono in crescita del 9,8% gli alimentari (2,4 miliardi di euro) e le esportazioni di ortofrutta valgono 637,1 milioni (+12,9%). Il vino registra un ulteriore rallentamento dell’1,9% a 1,2 miliardi di euro.
La seconda voce delle esportazioni, i macchinari, aumenta del 7,2% (2,9 miliardi di euro) e pesa il 18,8% sulla bilancia totale. Tutte le altre voci dei principali prodotti esportati sono negative. Le calzature, il marmo, la termomeccanica e il legno-arredo registrano una brusca frenata e gli altri numerosi prodotti che le imprese veronesi esportano sono in calo del 2,1% a 5,5 miliardi di euro.
La tenuta dell’export è quindi trainata dai macchinari e dagli agro-alimentari, mentre il tessile-abbigliamento, terza voce del commercio estero per la prima volta registra un arretramento del 3,7%.

Tabella Camera di Commercio di Verona - Export 2023 primi dieci paesi

Quanto ai principali sbocchi delle merci scaligere, la Germania rimane il mercato più importante con un peso sul totale del 18,5% e un valore di 2,8 miliardi, in aumento del 2,1%. È in calo il nostro secondo mercato, la Francia, che quota 1,5 miliardi di euro (-1,3%) e pesa per il 9,5% sul dato complessivo. Aumentano Spagna (terzo paese), Regno Unito (quinto) e Belgio (sesto). In forte calo gli Stati Uniti, la Svizzera e i Paesi Bassi. Lieve arretramento infine si registra per Polonia e Austria.

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