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Covid, Zaia: «Buona stagione aiuta, ma non significa via libera ad assembramenti»

Il presidente del Veneto ha ribadito l'importanza di mantenere alta l'attenzione per evitare nuovi contagi ed ha chiesto ai 60enni di prendere appuntamento per il vaccino. «Se non ci saranno abbastanza prenotazioni, apriremo alla fascia di età 50-59»

Oggi, 3 maggio, in compagnia dell'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, il presidente della Regione Luca Zaia ha fatto un nuovo aggiornamento sulla situazione relativa al Covid-19 in Veneto.

Il via è stato dato sempre dalla lettura del bollettino delle 8 di questa mattina. «I test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 364 e sono il 3,82% dei 9.537 tamponi effettuati - ha detto il presidente del Veneto - I ricoverati totali per Covid sono 1.391. Sono circa mille in meno rispetto a due settimane fa. Attualmente sono 1.208 in area non critica e 183 in terapia intensiva. E nelle terapie intensive del Veneto sono 268 i pazienti non Covid. Le infezioni da coronavirus continuano a calare, ma da qualche giorno la diminuzione ha rallentato. Comunque, per ora, le proiezioni non mostrano una fase di stallo. La storia del Covid ci ha però insegnato che tutto è possibile, anche i cambiamenti repentini».

Dopo aver commentato i dati del bollettino, Zaia ha chiesto come sempre a tutti di non abbassare la guardia e di non credere che la pandemia sia superata. «Gli esperti ci dicono che la buona stagione dovrebbe aiutarci, ma questo non è un salvacondotto per non portare più la mascherina, per non occuparsi dell'igiene delle mani e per gli assembramenti - ha spiegato il governatore - La vera preoccupazione sono gli assembramenti e quindi dobbiamo essere attenti a non esporci ad eventuali contagi. Perché il virus c'è ancora».

Il presidente regionale ha poi concluso il suo intervento parlando della campagna vaccinale anti-Covid: «Nelle ultime 24 ore abbiamo somministrato circa 37mila vaccini e rispetto agli obiettivi nazionali noi abbiamo le migliori performance. Oggi abbiamo in magazzino 275.356 dosi, che andremo a somministrare. Potenzialmente noi possiamo inoculare 50mila dosi al giorno e da lunedì prossimo dovremmo avere una fornitura di 201mila dosi. Quindi questa settimana daremo fondo al magazzino, ma dobbiamo accantonare un po' di vaccini di AstraZeneca per le seconde dosi. Faccio ancora appello soprattutto ai veneti nella fascia di età 60-69 anni affinché provvedano a prenotarsi, se vogliono il vaccino. I posti ci sono. Se non riusciamo a mantenere il ritmo di 45mila dosi al giorno, apriremo le prenotazioni anche alla fascia di età 50-59».

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