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Domenica, 28 Aprile 2024

Concluso campo scuola alpino. «Amare e aiutare il prossimo vi farà stare bene»

A Camposilvano, 66 ragazzi e ragazze hanno partecipato all'iniziativa di Ana Verona. Il presidente Trevisan: «L'entusiasmo con cui hanno affrontato il campo e le attività proposte ci dimostrano che questa è la strada giusta»

Si sono messi alla prova e hanno messo alla prova competitività e altruismo. Proiettati dai racconti nella vita vissuta sui monti dai loro coetanei un secolo fa, hanno imparato la storia. E soprattutto hanno riscoperto il significato del "noi", uscendo dall'individualismo per fare squadra e creare comunità. Il tutto, senza smartphone, tablet e social. Sono i 66 giovani, femmine e maschi, veronesi e non solo, dai 16 ai 21 anni che a Camposilvano hanno partecipato al campo scuola alpino organizzato da Ana Verona.
E a questa opportunità, iniziata il 18 giugno e conclusa l'1 luglio scorso, Ana Verona ha aggiunto il Campus Giovani, che si è svolto a Ronco All’Adige a giugno. Qui, hanno partecipato 33 giovani, anche in questo caso sia femmine che maschi per un periodo intenso in cui i ragazzi e le ragazze hanno scoperto come lavora e in quante anime è articolata la protezione civile. Un’esperienza realistica al punto che i partecipanti sono stati anche svegliati senza preavviso nel cuore della notte da un'esercitazione con allarme ambientale. In pochi minuti, indossati scarponi e caschetto, tutti sono stati pronti a intervenire ed hanno simulato l’immediato spiegamento di forze necessario nel momento del bisogno.

In queste settimane, i giovani hanno vissuto un’esperienza di comunità, declinata ai valori alpini, alla storia e alla memoria, sperimentando e vivendo la montagna. «Sono stati giorni che hanno lasciato molto anche a noi "veci". L’entusiasmo e la partecipazione con cui i nostri "bocia" hanno affrontato il campo e le attività proposte ci dimostrano che questa è la strada giusta. Ci hanno insegnato che, se coinvolti ed aiutati in percorsi di vita "non social" si può arrivare davvero in alto e ottenere i risultati straordinari che abbiamo vissuto in questi giorni», ha commentato il presidente di Ana Verona Maurizio Trevisan lanciando un appello ai ragazzi, prima del congedo e dell’abbraccio a genitori, amici e parenti. «Siate i nostri ambasciatori e contaminate chiunque vi passi vicino perché volersi bene, amare e aiutare il prossimo sono un qualcosa che vi farà stare bene».

Per due settimane, la giornata nel campo scuola è iniziata alle 6.30 con la sveglia e proseguita con la ginnastica mattutina, la colazione, la pulizia personale e delle stanze. Il tutto prima dell’inizio delle attività e cioè corsi di orienteering, nozioni teoriche e pratiche su protezione civile, pronto soccorso, escursioni in montagna, canti alpini, gare sportive. E ancora, i giovani sono stati coinvolti nelle attività normalmente svolte dai volontari di Ana e di protezione civile, imparando nozioni di base sul primo soccorso, sul montaggio delle tende, su attività legate alla logistica, comunicazioni radio, attività delle unità cinofile, del nucelo antincendio boschivo, squadre droni. E ancora, arrampicata su roccia e trekking e la possibilità di trascorrere alcuni momenti con gli alpini in servizio, grazie alla collaborazione tra Ana e truppe alpine, per entrare in contatto anche con graduati e volontari di truppa.

«I ragazzi si sono ambientati molto bene in questa nuova esperienza, i cellulari sono rimasti un ricordo già dai primi giorni. Ciò che vogliamo rimanga in loro è l’importanza e il valore del mettersi a disposizione per gli altri, per la comunità, attraverso il volontariato e la protezione civile», è stato il commento di Luigi Bicego, quest’anno comandante del campo scuola di Camposilvano di Ana Verona.

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