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Salute Legnago / Via Carlo Gianella

Attività in costante crescita per l'unità di chirurgia vascolare del Mater Salutis

È nata nel 2021 ed è l'unica realtà di chirurgia arteriosa e venosa all’interno dell'Ulss 9. In tre anni gli interventi sono aumentati del 50%

Tre anni di progressivo e costante incremento, con quasi il 50% di interventi in più dal 2021 ad oggi, per l'unità operativa dipartimentale semplice di chirurgia vascolare dell'ospedale di Legnago. L'unità è nata nel gennaio 2021 ed è stata fortemente voluta dalla direzione strategica dell'Ulss 9 Scaligera. Dispone di un reparto di degenza ordinaria e di posti letto nella nuova week surgery polispecialistica. E prosegue un’attività presente nel recente passato del Mater Salutis, rappresentando l'unica realtà di chirurgia arteriosa e venosa all’interno dell'Ulss 9.

ULSS 9 Equipe Chirurgia vascolare Osped Legnago 2 verticale

A dirigere l'unità è il dottor Paolo Frattini, con una equipe medica composta dal dottor Fabio Simoncini, dal dottor Alessandro Angrisano, dalla dottoressa Roberta Fiorini e dalla dottoressa Claudia Fedelini. Si tratta di una compagine medica complessivamente giovane, ma guidata da individualità di indubbia esperienza professionale e coadiuvata dal personale infermieristico e da quello, altrettanto giovane e preparato, della sala operatoria. L'equipe padroneggia tutte le tecnologie della moderna chirurgia vascolare affrontando, talvolta anche nel cuore della notte, patologie ed operazioni spesso drammatiche quanto necessarie.
E per incontrare la popolazione dell'Ulss 9 e le sue esigenze, l'unità di chirurgia vascolare effettua attività ambulatoriale sia a Legnago che a San Bonifacio, con visite e diagnostica ecodoppler, parallelamente all'ambulatorio infermieristico di lesioni trofiche complesse.

L'attività della chirurgia vascolare del Mater Salutis è andata rapidamente consolidandosi nel tempo, passando dai 409 interventi del 2021 ai circa 500 del 2022, sino ai 605 del 2023 con un costante e progressivo incremento: oltre il 20% annuo, con circa il 50% in più dal 2021 ad oggi.
L'attività attuale si articola su circa tre sedute operatorie e su sedute angiografiche settimanali ed è caratterizzata da una intensa collaborazione con la radiologia interventistica tanto che gli specialisti radiologi Lamberto Bologna e Ugo Navarro e i chirurghi vascolari lavorano stabilmente con equipe mista, avvalendosi l'un l'altro delle rispettive professionalità in un percorso di crescita comune.
Nel 2023 al Mater Salutis sono stato trattati 54 pazienti con aneurisma aortico sia con tecnica endovascolare (la maggioranza) sia con tecnica chirurgica classica. Parallelamente sono stati eseguiti oltre 350 interventi di chirurgia arteriosa (classica, endovascolare ed ibrida sugli arti inferiori) e poco meno di 100 rivascolarizzazioni dei tronchi sovraortici (carotidi).

Oltre alla presenza di una nuova sala angiografica, a tutti gli effetti utilizzabile anche come sala operatoria, la chirurgia vascolare di Legnago è dotata anche di una sala operatoria con un angiografo portatile meccanizzato di ultimissima generazione. Entrambi gli angiografi (fisso e mobile) sono inoltre dotati di un sistema di erogazione dell'anidride carbonica per trattare arteriopatie ma anche aneurismi in pazienti con insufficienza renale, senza necessità di utilizzare mezzo di contrasto iodato. Il magazzino protesico e del materiale chirurgico è molto ampio ed è duplice, sia in sala operatoria sia in sala angiografica. L'equipe si avvale inoltre dell'utilizzo di segmenti arteriosi e venosi (homograft) provenienti dalla Banca dei Tessuti di Treviso (ma in caso di necessità anche da altre Banche dei tessuti Italiane), materiale con cui gli operatori hanno una esperienza più che ventennale.

Ormai consolidate le collaborazioni con le neurologie degli ospedali di Legnago e di San Bonifacio per il trattamento e la prevenzione di infarti e ictus mediante gli interventi alla carotide. Molto stretto è anche il rapporto con le nefrologie, le urologie e la chirurgia generale di Legnago. Fitta è la collaborazione con il personale del servizio infermieristico domiciliare con cui l'unità organizza corsi di aggiornamento e con cui è stato instaurato un percorso esclusivo e un contatto diretto per una valutazione ambulatoriale prioritaria.

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