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Allagamenti a Verona, Traguardi chiede piano di adeguamento delle fogne

Mentre il PD identifica anche un'altra causa: «L'inadeguatezza della politica urbanistica del Comune di Verona»

«Se intere parti della città finiscono sott'acqua quattro volte in un mese, parlare ancora di eventi eccezionali è pura ipocrisia, un debole tentativo di nascondere il vero problema: il cambiamento climatico è una realtà sotto gli occhi di tutti, e la città negli ultimi dieci anni non ha fatto nulla per prepararsi. Si tratta di una nuova normalità, cui Verona deve imparare a rispondere con infrastrutture e interventi adeguati, perché è inaccettabile che cittadini e commercianti vedano le proprie case e le proprie attività finire sott'acqua ad ogni acquazzone».

Anche oggi, 24 luglio, è previsto maltempo su Verona e il rischio temporali ha messo in allerta anche la protezione civile. Ma già alcuni casi di allagamento si sono verificati nei giorni scorsi e non si è trattato di casi isolati, perché si sono ripetuti nel giro di poche settimane. E le zone del capoluogo più esposte al rischio allagamento sembrerebbero poi sempre le stesse: Portoni Borsari, Porta Palio, Lundadige Ponte Vittoria e Veronetta. Per questo il consigliere comunale di Traguardi Tommaso Ferrari è tornato ad esprimere le lamentele che sono sulla bocca di molti cittadini veronesi. Lamentele a cui l'assessore Marco Padovani aveva risposto senza però riuscire nell'intento di spegnere le polemiche.
«Abbiamo già sprecato dieci anni di amministrazione Tosi, quando la situazione attuale era già prevedibile e gli interventi sarebbero stati attuabili per tempo, ora la città non può rimanere ostaggio di una politica che cerca il consenso facile ed evita gli investimenti strategici indispensabili nel lungo periodo - ha concluso Ferrari - Chiediamo all'amministrazione di elaborare al più presto un piano di adeguamento dell'infrastruttura fognaria per rendere la città resiliente rispetto al cambiamento climatico».

Anche il Partito Democratico, con i consiglieri comunali Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, ha identificato una parte del problema degli allagamenti nella rete fognaria da rifare («nota da anni e da altrettanto tempo irrisolta»), ma ci sarebbe anche un'altra causa: «L'inadeguatezza della politica urbanistica del Comune di Verona». E i consiglieri PD hanno anche aggiunto: «L'amministrazione Sboarina trascura le necessarie infrastrutture di mitigazione ambientale, come parchi, giardini pubblici e loro collegamenti, essenziali sia per il benessere dei cittadini che per la salute dei quartieri. Verona ha bisogno di rivedere le infrastrutture di gestione delle acque, ma anche il suo modello di sviluppo urbano».

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