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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Polveri sottili nell'aria in aumento anche a Verona: triste primato per la Pianura Padana

A fornire i numeri dell'inquinamento nelle città è l'emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, in collaborazione con lo European data journalism network, di cui fa parte Il Sole 24 Ore

C'è anche Verona tra le 58 città italiane dove la concentrazione di polveri sottili supera i limiti fissati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A fornire i numeri dell'inquinamento nelle città è l'emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, in collaborazione con lo European data journalism network, di cui fa parte Il Sole 24 Ore.
Stando a quanto riportato, nei 58 centri urbani, nei quali abitano il 73% degli italiani, la concentrazione media di Pm 2,5 (rilevata nei primi mesi di quest'anno) ha superato il valore di riferimento, pari a 10 microgrammi per metro cubo. Da gennaio ad agosto 2023 la provincia più colpita risulta essere stata Cremona, seguita da Monza e Brianza, Milano, Mantova e Padova. 

La Pianura Padana conferma il proprio record di territorio tra i più inquinati su scala europea. Analizzando il trend storico del particolato (uno degli inquinanti più frequenti nelle aree urbane) dal 2018 al 2022, è possibile osservare che tra i 27 stati membri dell'Unione, i territori del nord Italia spiccano negativamente rispetto a tutti gli altri. I picchi si registrano a Biella (concentrazione media annua di Pm 2,5 passata dai 9,9 µg/m3 del 2018 agli 11,6 dello scorso anno, +17,2%), Lecco (+14,8), Vicenza (+14,3%), Como (+14,2), Varese (+14%), Lucca (+12,9) e Pistoia (+12,7%). La concentrazione media sale anche nelle province venete di Treviso, Verona e Padova. Cala invece a Milano, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova e Lodi.
Nel capoluogo scaligero, con il mese di ottobre, sono ripartite le misure anti-smog, che resteranno operative fino al 30 aprile 2024. 

L'inquinamento si fa sentire anche nelle province del sud: le più in pericolo sono Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Avellino, Lecce e Brindisi. Roma si trova al 41° posto della classifica, con un aumento del 3,3% tra il 2018 e il 2022. Al 35° posto c'è Torino, mentre Venezia è al 12°. Arezzo chiude la classifica.

Tra il 2016 e il 2020 almeno 246.133 persone sono morte prematuramente in Italia a causa di un inquinamento a livelli superiori rispetto a quelli indicati nelle linee guida dell'Oms. Negli ultimi cinque anni l'Italia registra un trend in crescita (+5,4%). In alcune province della Pianura Padana (come Cremona, Milano e Padova) le morti premature da inquinamento sono state addirittura più di sette ogni mille abitanti.

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