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Tesi sulle fake news si aggiudica il primo premio in memoria di Antonio Megalizzi

È stato assegnato dall'università di Verona ad Alessia Bagni, per la tesi di laurea dal titolo “Fake news. Masse, comunicazione e analisi del caso de «La Guerra dei Mondi» di Orson Welles”

Alessia Bagni è la vincitrice della prima edizione del premio in memoria di Antonio Megalizzi, istituito con il supporto della Fondazione Antonio Megalizzi e finanziato dal Ladies’ circle 5 Verona, service club del territorio veronese. La cerimonia di premiazione si è tenuta martedì 4 luglio nell’aula T4 del Polo Zanotto, che è intitolata proprio a Megalizzi.

La cerimonia è stata introdotta da Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Cultura e civiltà, sono poi intervenuti Roberto Giacobazzi, prorettore dell’ateneo, Luana Moresco, compagna di Antonio e presidente della Fondazione Antonio Megalizzi, Federica Megalizzi, sorella di Antonio e vicepresidente della Fondazione, Mariagrazia Cutrupi, Rosanna Resciniti, rispettivamente ex e attuale presidente del Ladies’ circle, service club veronese che supporta il premio insieme alla Fondazione, e Simona Brunetti, presidente del collegio didattico di Scienze della comunicazione. Erano presenti anche i genitori di Antonio.

«Antonio Megalizzi, laureato in Scienze della Comunicazione nel nostro dipartimento di Culture e Civiltà - ha ricordato Arnaldo Soldani -, proprio qui a Verona, nelle nostre aule e nella nostra Radio Fan, aveva scoperto la propria vocazione di giornalista radiofonico. Il dolore che ci ha colpito in modo così inaspettato e così profondo, quella sera di dicembre del 2018, negli anni ha generato la ferma determinazione di nutrire la memoria di Antonio e di continuarne, per quanto possibile, la visione. Di qui l’iniziativa del premio di laurea, destinato a laureate e laureati in Editoria e giornalismo e in Tradizione e interpretazione dei testi letterari, che hanno risposto numerosi al bando con lavori di ottima qualità, dedicati ai temi così cari ad Antonio, quali l’integrazione europea, la comunicazione e il giornalismo. Penso di interpretare il pensiero di tutti auspicando che questa sia solo la prima di una lunga serie di edizioni».

«L'istituzione di questo importante premio significa dare opportunità ai giovani e contribuisce a portare avanti l’impegno di Antonio nell’ambito della comunicazione - sono state le parole di Luana Moresco, presidente della Fondazione Antonio Megalizzi -. Desideriamo rivolgere i nostri complimenti alla vincitrice Alessia Bagni per aver dedicato il suo tempo e il suo studio a tematiche importanti per Antonio e per la Fondazione: la radio, la comunicazione, l’analisi della disinformazione. Questo premio non solo celebra i risultati raggiunti, ma lascia spazio alla voce di una generazione che desidera portare avanti i suoi ideali, rendendosi protagonista del proprio tempo, proprio come Antonio».

«Abbiamo scelto, come club service, di appoggiare e istituire insieme alla Fondazione Antonio Megalizzi questo Premio di Laurea in suo nome, destinando le nostre iniziative annuali per questo progetto - spiega Mariagrazia Cutrupi, Past President delle Ladies' Circle 5 Verona -. Questa proposta, fatta durante il mio anno di presidenza, per il legame con Antonio, è stata accolta con entusiasmo dalle socie, che hanno supportato questa iniziativa importante per i giovani e per portare avanti il lavoro prezioso di Antonio».

La vincitrice Alessia Bagni si è laureata in Editoria e giornalismo nell’anno accademico 2021/2022 con una tesi dal titolo “Fake news. Masse, comunicazione e analisi del caso de «La Guerra dei Mondi» di Orson Welles”, grazie alla quale si è aggiudicata il premio di 1.500 euro.

Antonio Megalizzi, laureato in Scienze della comunicazione all’ateneo scaligero, è stato ucciso durante il tragico attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018. Antonio si trovava in Francia per realizzare il format Europhonica, un progetto delle radio universitarie cui aderisce anche Fuori aula network, radio del nostro ateneo. Dopo l’attentato in cui ha perso la vita a soli 29 anni, familiari e amici hanno deciso di creare la Fondazione per diffondere i suoi valori. L’università di Verona, nell’ottica di trasmettere i suoi ideali e mantenere vivo il suo ricordo, nel maggio 2019, ha intitolato l’aula T4 del polo Zanotto al giovane studente.

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