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Economia Sant'Ambrogio di Valpolicella / Viale del Marmo

Valpolicella, Bardolino e Custoza, vendemmia condizionata da siccità e caldo

Da aprile a luglio, in Valpolicella ha visto il 60% di pioggia in meno rispetto alla norma. Nessuno stress per i vigneti irrigati artificialmente, dove la quantità è regolare e la qualità è ottima

Siccità, alte temperature e flavescenza dorata sono le tre costanti che caratterizzano l'annata vitivinicola 2022 in Veneto. A sintetizzarlo è stata Veneto Agricoltura che ha raccolto le segnalazioni dei Consorzi di Tutela. Consorzi che, al tempo stesso, hanno anche segnalato l'ottima salute delle vigne venete. Proprio per la scarsità di piogge, infatti, le uve non sono state colpite da malattie fungine. Sotto il profilo quantitativo, invece, si prevede una raccolta leggermente inferiore allo scorso anno, a causa sia della flavescenza dorata che dell'andamento meteo.
Per quanto riguarda l’inizio della vendemmia, gli operatori annunciano che il via sarà dato a cavallo di Ferragosto: si comincia con la raccolta delle uve precoci, come Chardonnay e Pinot, mentre per le varietà medio-tardive bisognerà attendere ancora qualche giorno per stilare un calendario vendemmiale di massima.

«Il vitivinicolo - ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura Federico Caner - è uno dei settori trainanti dell’economia agroalimentare del Veneto e come tale merita tutta l’attenzione necessaria per tutelare, valorizzare e sostenere la crescita e la competitività del comparto. Con quasi 100mila ettari, 14 milioni di quintali di uva prodotta e 11.747 mila ettolitri di vino, il 2021 si è confermato un’ottima annata per il vitivinicolo e l’auspicio è che gli stessi numeri vengano confermati anche quest’anno, nonostante le diverse emergenze che abbiamo affrontato e le sfide che quotidianamente ci vengono presentate. Dopo la pandemia, la crisi ucraina e quella energetica, il problema siccità ha appesantito la situazione: servono soluzioni immediate per sostenere un intero settore che anche a livello internazionale è tornato a crescere tanto da confermarci prima regione italiana per esportazioni di vino, con una quota pari al 35,1% del valore totale delle esportazioni nazionali. Grazie anche alle risorse assegnate al Veneto dal Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo, che ammontano a oltre 38 milioni di euro, siamo pronti a dare risposte veloci e concrete a quello che per noi rappresenta, di fatto, non solo un prodotto ma un vero e proprio ambasciatore del Veneto e della sua terra in tutto il mondo».

Nel frattempo, Regione del Veneto e Veneto Agricoltura hanno fissato la data di svolgimento dell'atteso focus sulle previsioni vendemmiali, giunto quest’anno alla 48esima edizione. L’evento si terrà online mercoledì 24 agosto alle 10. Come sempre vedrà il coinvolgimento di Avepa, Arpav, Crea-Ve, Uvive, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Province Autonome di Bolzano e Trento. In programma la presentazione dei dati previsionali della prossima vendemmia nel Veneto, nel restante Nord Est, nelle principali Regioni vitivinicole italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia), nonché in Francia e Spagna.

Intanto, la fotografia attuale di Veneto Agricoltura sui vigneti regionali mostra una Valpolicella colpita soprattutto dalla siccità. Il deficit pluviometrico in questa zona della provincia scaligera risulta del 60%: da aprile a luglio sono stati registrati infatti solo 130 millimetri circa di pioggia. I vigneti serviti da irrigazione sono comunque in piena invaiatura, evidenziando un perfetto equilibrio produttivo. Per i vigneti non serviti da irrigazione artificiale lo stress idrico è molto elevato, in particolare per gli impianti più giovani.
L'oidio ha dato del filo da torcere ai viticoltori, in particolare in collina, come pure la flavescenza dorata, per combattere la quale il Consorzio di Tutela ha avviato con l'Università di Verona un progetto di ricerca incentrato sia sulla suscettibilità varietale che sui sintomi che interessano le tre principali varietà dell’area: Corvina, Corvinone Rondinella.
Per quanto riguarda le rese, le stime produttive non dovrebbero discostarsi da quelle dello scorso anno.

Anche per le aree del Bardolino e del Custoza, l'annata è caratterizzata dalla siccità e dalle alte temperature, binomio che ha annullato l’anticipo vegetativo segnalato ad inizio stagione. La quantità di uva presente nei vigneti forniti da irrigazione è regolare e la qualità delle uve è molto buona. Non si registrano particolari patologie, anche se negli ultimi giorni si segnalano macchie di oidio nelle varietà più sensibili.

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