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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Un nuovo "Grand Tour" tra le bellezze Unesco con tappa a Verona

La camera di commercio scaligera è nell'associazione Mirabilia Network che ha suggerito un percorso basato su un turismo lento, fatto anche di apprendimento e scoperta

C'è anche quella di Verona tra le 18 camere di commercio riunite nell'associazione Mirabilia Network e accomunate dal fatto di avere sul proprio territorio almeno un sito Unesco. Camere di commercio che si candidano a diventare le tappe di un nuovo "Grand Tour", un percorso che riprenda il modello del Grand Tour ottocentesco e che si basi su un concetto di turismo lento.

La suggestione è emersa oggi, 17 ottobre, a Genova, durante i lavori della Borsa del turismo culturale e della sesta edizione di Mirabilia Food & drink.

Il "Grand Tour" del passato era quello che artisti e giovani aristocratici intraprendevano in Europa e soprattutto in Italia per formarsi attraverso la scoperta dell'arte e della storia delle più belle città del continente. Allo stesso modo, questo modello può essere replicato oggi, come suggerito dalle camere di commercio di Verona, Bari, Basilicata, Caserta, Chieti-Pescara, Genova, Irpinia-Sannio, Marche, Messina, Molise, Pavia, Riviere di Liguria, Sassari, Sud Est Sicilia, Treviso-Belluno, Pordenone-Udine, Umbria e Venezia Giulia. Camere di commercio che stanno lavorando per offrire un unico menu. E con Mirabilia c'è «la volontà di dimostrare che esiste un turismo possibile, sostenibile che accompagna cultura ambiente cucina e paesaggio, un modo più lento, più riflessivo e formativo di fare turismo», ha spiegato Luigi Attanasio, presidente della Camera di commercio di Genova.
«Dobbiamo ridomandarci perché la gente viaggia e credo che il Grand Tour sia un grande viatico - ha dichiarato ad Ansa Andrea Granelli, fondatore e presidente di Kanso ed esperto di innovazione e digitalizzazione - Non è solo intrattenimento: è viaggio di apprendimento e di scoperta, che si salda con un altro grande fenomeno, lo smart working, perché cercare luoghi dove lavorare meglio è qualcosa a metà fra lavoro ed esplorazione di un luogo».
E Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ricordando che oggi quasi il 52% delle vacanze viene scelto via internet, ha concluso: «La pandemia ha alimentato una nuova attenzione ai luoghi più vicini, alla sostenibilità, alla ricerca di ambienti più riservati e di esperienze di viaggio più libere e fuori dagli schemi».

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